Il CIO aveva bisogno di solidità e confidenza e Tokyo ha saputo offrirglieli su di un piatto d’argento sfruttando anche, come avevamo sottolineato qualche mese fa, gli scivoloni sotto il nome di doping, economia e proteste di piazza che le avversarie hanno dovuto subire nell’ultimo anno. Nessuno di questi elementi da solo avrebbe giocato un ruolo fondamentale ma la miscela esplosiva ha affondato Madrid e Istanbul.
La delegazione giapponese pare, lo si saprà meglio quando si avrà il dettaglio dei voti, essersi saputa decisamente muoversi bene negli intrighi di corridoio dei grandi elettori del CIO; l’esclusione a sorpresa di Madrid, forse la avversaria più pericolosa al primo turno potrebbe avere avuto come protagonista anche qualche voto pro-Tokyo utilizzato per gonfiare il consenso di una battibile Istanbul. Un rischio, ma probabilmente ben calcolato.
Dopo la fantasia di Rio 2016, il movimento olimpico si ritroverà nel tecnologico Giappone quattro anni dopo: una scelta di sicurezza, solidità e tradizione.
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