L’avversario più difficile da battere è spesso quello che è dentro in ognuno di noi. La mente non è facile da allenare né è semplice recuperare dopo un contrattempo che ha generato un cortocircuito, alcuni però ce l’hanno fatta.
Corto… Musetti
Ansia, il nemico subdolo, quello che non ti aspetti. Molti sportivi devono e hanno dovuto fare i conti con la propria testa. Difficile allenare la salute mentale, un problema emerso fortemente negli ultimi mesi dopo la crisi che ha colpito Musetti in Giappone qualche tempo fa. Il tennista italiano ancora fatica a riprendersi. Non è il primo caso. Anzi, la lista è parecchio affollata.
La confessione di Osaka
La tennista Naomi Osaka, a fine maggio, ha pubblicato un lungo post sui propri profili social, spiegando che non avrebbe tenuto nessuna conferenza stampa in vista del Roland Garros. Multata, poi si è ritirata. «Meglio per me e per tutti». Ha parlato di «salute mentale» e ha raccontato di aver sofferto di depressione. Non avendone gli strumenti ne era stata sopraffatta.
La paranoia di Valentino
Anche Valentino Rossi ha subito lo stress… post traumatico. Nel senso che prendere atto di vivere una vita a “velocità” normale dopo aver trascorso la maggior parte della propria esistenza a domare i cavalli di una Moto Gp gli ha causato non pochi problemi. E come nella migliore delle curve, ha impostato la traiettoria e dopo la “piegata” si è rialzaro
I confini per vivere… Serena
Anche Serena Williams ha raccontato di soffrire di ansia di aver trovato una soluzione. Mettere dei confini a livello mentale che nessuno possa superare. Una strategia che evidentemente ha funzionato dopo aver sofferto di crisi d’ansia sin dall’infanzia. La tennista ha spiegato che mette i classici “paletti” per costruire rapporti sani ed equilibrati.
La Divina… provvidenza
Federica Pellegrini sa cosa significhi soffrire di attacchi di panico. Vi è stato un periodo, agli inizi della carriera, in cui la Divina non riusciva neanche a entrare in acqua. Non appena arrivava ai blocchi di partenza l’ansia toccava livelli così alti da impedirgli persino di avvicinarsi a bordo piscina. Scappava via. Poi ha vinto la sua battaglia personale ed è scappata alle avversarie.
Mardy… un pesce fuor d’acqua
Mardy Fish, protagonista dell’acclamata serie Untold su Netflix è una ex tennista statunitense che ha raccontato dei suoi attacchi panico in diretta televisiva durante gli US Open del 2012. Un avvenimento che è stato uno spartiacque della sua vita. Il verdetto è pesante: disturbo d’ansia patologica, ma affrontarlo rivolgendosi agli specialisti del settore la sta aiutando a tornare alla vita normale.
Un fenomeno da saper gestire
I soldi, le vittorie, la notorietà non fanno la felicità. E se lo dice uno come il Fenomeno Ronaldo, allora sì che viene da crederci. Il brasiliano, presentando il documentario che lo riguarda, spiega che il mondo del calcio è una vera e propria giungla, in cui i ragazzi vengono gettati nella mischia senza essere preparati, soprattutto dal punto di vista psicologico. Il che ha ripercussioni sulla salute mentale, al punto che Ronnie ha confessato che da oltre due anni ha cominciato un percorso di terapia, per superare i traumi vissuti durante una carriera al top, ma che ha presentato anche problemi come la mancanza totale di privacy o pressioni che sono complicate da affrontare.
Supergigi, una vittoria ai… calci di rigore
Gigi Buffon che ha raccontato recentemente la sua partita più difficile. Una sfida vinta solamente…ai calci di rigore. Il portiere ha superato le crisi e i momenti bui fra il 2004 e il 2005. Il problema è stato talmente grave che l’estremo difensore ha addirittura rinunciato a giocare una partita: “Avevo avuto un attacco di panico. Non ero in grado di sostenere la gara”. Alla fine però la leggenda azzurra ce l’ha fatta, riuscendo a recuperare la serenità mentale per ritornare se stesso e trascinare la nazionale alla vittoria del Mondiale nel 2006.
Il dramma di Josip, nel buio della depressione
Josip Ilicic, prima del Covid, era la stella dell’Atalanta. Ma poi il dolore di Bergamo è diventato il suo, costringendolo a prendersi una pausa dal campo e a tornare nella sua Slovenia per cercare di ritrovarsi, saltando il match più importante della sua carriera, il quarto di finale di Champions League contro il PSG. Poi il calciatore è tornato a giocare, ma come ha spiegato più volte Gasperini i suoi problemi non sono completamente risolti. Il ragazzo ci ha riprovato ancora una volta, ma alla fine è arrivata la rescissione con la Dea e il ritorno a casa, al Maribor, per ritrovare se stesso.