PALLAVOLO. Tre mesi da incubo e nello scorso week end la prima uscita pubblica all’Anza-Camp di Jesolo, una manifestazione da lei fortemente voluta che ha portato sul litorale veneto bimbe e ragazze provenienti da tutta Italia per una settimana di sport e divertimento. Sara Anzanello, 33 anni un titolo mondiale e due Coppe del Mondo con la nazionale, il 14 marzo è stata trasportata d’urgenza da Baku all’ospedale Niguarda di Milano per un disperato trapianto del fegato a seguito di una epatite fulminante. Cinquantre giorni dopo è uscita dall’ospedale e nello scorso week end non ha potuto mancare all’Anza Camp, all’incontro con i molti giovani accorsi a Jesolo e con i tanti ospiti del mondo del Volley.
A conclusione della due giorni veneta, Anza, come la chiamano tutti, ha voluto attraverso la sua pagina di Facebook lanciare il suo saluto e il suo arrivederci a presto. “Alla fine di questa settimana a Jesolo ho un bellissimo ricordo che mi porto dietro e che mi aiuta nei momenti difficili. Per questo devo ringraziare tutti coloro che hanno permesso che ciò accadesse: dalla Fun ‘N Action alla Jesolo Beach Arena. Da Raffaella Calloni, Paola Cardullo, Marco Gasperi, Alessandro Chiappini, Nicola Negro, Francesca Piccinini, Paola Paggi, Dante Boninfante che hanno sudato in palestra al posto mio, a Lollo Bernardi che ha speso delle splendide parole nei miei confronti. Ma soprattutto un grazie a tutte le ragazze/i che con il loro sorriso e la voglia di giocare mi hanno dato un altro obiettivo da raggiungere…Prepararmi per scendere in campo e giocare con loro nella prossima edizione dell’Anza Camp. E come hanno scritto su un pallone che mi hanno regalato e che terrò sempre con me: il prossimo anno saremo mille.
Grazie di cuore a tutti voi”.
In bocca al lupo Anza e al prossimo anno in campo.