Arco: Valeeva, Nespoli e Tonelli avanzano

Natalia Valeeva (Foto: M.Brignolo/alaNEWS)

TIRO ARCO (Wroclaw). A Wroclaw sono andati in scena nel pomeriggio i primi due turni eliminatori individuali, dopo le qualificazioni di ieri, dell’ultima prova di Coppa del Mondo di Tiro con l’Arco prima della finale di Parigi. Con Nespoli promosso direttamente ai ventiquattresimi, hanno tirato primai altri azzurri. Luca Melotto (53° in qualifica con 1257 punti) ha perso contro il brasiliano Oliveira per 7-3. Alberto Zagami (86° con 1196 punti) ha invece battuto lo spagnolo Cuesta con un netto 6-3. Da brividi la gara di Amedeo Tonelli che ha battuto il turco Kirsever solo in extremis con un 10 più vicino al bersaglio rispetto a quello dell’avversario. Sfida finita così 6-5.
Tonelli, galvanizzato dal successo, si è ripetuto nei ventiquattresimi con un netto 6-0 rifilato a Janis Apsitis. Mauro Nespoli si è confermato superando 6-2 l’ucraino Dmytro Hrachov. Niente da fare invece per Alberto Zagami che si è fermato (4-6) contro il russo Bato Tsynguev.

In campo femminile Claudia Mandia (54° con 1277 punti) si è arresa nei quarantottesimi alla indonesiana Choirunisa col punteggio di 6-4. Jessica Tomasi (38° con 1292 punti) ha battuto la estone Siret Luik 6-5 con un 9 a 9 allo spareggio ma con una freccia migliore. Agevole la vittoria di Guendalina Sartori (26° con 1304 punti) sulla lettone Elina Lapsina. Nel turno successivo Natalia Valeeva, la miglior italiana in qualifica, ha battuto la britannnica Amy Oliver 7-1. Sfortunate Tomasi e Sartori. Guendalina è uscita con la turca Begunhan Elif Unsal allo spareggio con un 9 a 9 ma con la freccia dell’avversaria più vicina al centro del bersaglio. Sconfitta allo spareggio anche la Tomasi che perde 6-5 (9-7 all’ultima freccia).

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.