Fausto Desalu alle ultime curve in vista di Parigi 2024. Lui che di curve se ne intende. Il velocista azzurro, tre anni fa, si è iscritto nei libri di storia dell’atletica italiana con una memorabile staffetta: straordinario il passaggio del testimone a Filippo Tortu nella finale della 4×100 dopo aver ricevuto, nei tempi e negli spazi perfetti, il cambio da Marcell Jacobs. Un passaggio decisivo che ha permesso agli azzurri di superare la Gran Bretagna e portarsi a casa un oro storico.
Al lavoro nell’ombra, per far parlare la pista
Tokyo è stato il momento più alto della carriera di Fausto che, dopo l’alloro olimpico, ha faticato un po’. Il 2022, che ha comunque regalato un oro nella Super League degli Europei a squadre è passato agli archivi come una stagione non esattamente indimenticabile. Il velocista però, guarda al futuro ed è tornato ad allenarsi a Roma con i suoi compagni di staffetta. Un lavoro nell’ombra, come spesso gli è capitato: l’importante adesso, è far parlare i risultati anche perché storicamente Fausto preferisce esprimersi in pista piuttosto che con le parole. Il ragazzo ha rassicurato tutti: a breve tornerà a gareggiare. È carico e pronto a rimettersi in discussione, con un preciso obiettivo: difendere l’oro olimpico in staffetta. A livello individuale, tornerà a gareggiare nelle prime settimane di maggio.
Appuntamento a Firenze
Il primo appuntamento è già stato fissato: Firenze. Poi, a metà maggio, come previsto nella tabella di marcia di avvicinamento alla migliore condizione possibile, si comincerà a scaricare in pista tutto il lavoro accumulato in inverno. L’atletica italiana sta attraversando un ottimo momento, forse il migliore di sempre: il movimento azzurro è rimasto attivo dopo Tokyo 2020 e, se possibile, si è anche migliorato. In termini di velocità pura, le conferme degli europei indoor sono arrivate dai sempre protagonisti Ceccarelli e Jacobs. E Desalu? In vista di un biennio di grande importanza, le ambizioni dell’atleta sono intatte. Resta solo da mostrare tutto il proprio valore. Le prospettive? Brillare in individuale e in staffetta, dove il posto non è più garantito. C’è da lottare, ma il ragazzo ha dato sempre il massimo quando è stato messo alle corde. Quando c’è chi corre più veloce di te, del resto, non si hanno scelte: o si resta a guardare o si spinge a dare il massimo. L’idea è chiara: Tokyo non deve restare un momento indimenticabile. Fausto vuole un futuro da dipingere a colori, possibilmente azzurri con sfondo iridato…