Una giornata indimenticabile, con una prestazione da record.
È quella che ha vissuto in Cina Massimo Stano, campionissimo italiano che è riuscito a siglare un nuovo primato nella 20 km di marcia.
Si tratta solamente dell’ultimo grande successo per un corridore che non smette di stupire.
Taicang, in Cina, è qui dove Massimo Stano ha stabilito un nuovo record italiano nella 20 km di marcia.
Già vincitore della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, l’atleta azzurro ha dato spettacolo in una delle gare più importanti del World Athletics Race Walking Tour, il circuito internazionale di massimo livello dedicato alla marcia.
Stano era al suo debutto individuale stagionale, dopo aver partecipato alla staffetta mista a Modugno con Antonella Palmisano, e ha dimostrato immediatamente di essere in uno stato di forma eccellente.
Ha infatti tagliato il traguardo con un tempo strabiliante di 1h17’26”, crono che gli ha permesso di fissare un nuovo record italiano nella 20 km di marcia, migliorando di ben diciannove secondi il suo stesso record nazionale stabilito cinque anni fa a La Coruna (1h17’45”) e ribadendo, ancora una volta, di essere un campione sempre pronto a cogliere l’attimo.
La gara non è stata però delle più semplici.
Nonostante un tentativo di allungo intorno al quattordicesimo chilometro, Stano è stato raggiunto dal cinese Zhang Jun, il quale è poi riuscito a vincere la gara in volata, tagliando il traguardo con lo stesso tempo del marciatore italiano.
Il terzo posto è stato, invece, conquistato dal brasiliano Caio Bonfim, medaglia di bronzo mondiale, con un tempo di 1h17’44”.
Niente gradino più alto del podio, dunque, per Stano, la cui prestazione può però essere comunque letta come risultato estremamente incoraggiante in vista degli eventi estivi di più alto livello, quali gli Europei di Roma (a giugno) e, soprattutto, i Giochi Olimpici di Parigi (a luglio-agosto), dove Stano sarà chiamato a difendere la sua medaglia d’oro.
La performance di Stano a Taicang è stata particolarmente significativa, considerando che in passato aveva già ottenuto un terzo posto ai Mondiali a squadre di marcia nel 2018, sempre nello stesso luogo.
Non solo. La sua seconda metà di gara è stata notevolmente più veloce della prima frazione, confermando la sua abilità nel gestire il ritmo e mantenere un’alta intensità di prestazione (Stano ha completato i primi 10 chilometri in 39’22” e i successivi 20 chilometri in 38’04”).
Il record italiano nella 20 km di marcia rappresenta, inoltre, un punto di ripartenza per Stano, dopo un anno 2023 particolarmente deludente e contrassegnato da una partecipazione sotto le aspettative ai Mondiali.
Atleta delle Fiamme Oro di Padova e allenato da Patrick Parcesepe, Massimo Stano è nato a Grumo Appula, in provincia di Bari, il 27 febbraio 1992.
È cresciuto a Palo del Colle, dove ha iniziato ad avvicinarsi all’atletica nel 2003, partendo dal mezzofondo.
È stato poi nell’anno sportivo 2006 che ha fatto la sua scelta definitiva, optando per la marcia e mostrando subito di avere grande talento in questa disciplina, sotto la guida di Giovanni Zaccheo.
Il suo percorso verso l’eccellenza non è stato però privo di sfide.
Nel 2013, ha ottenuto un quarto posto ai Campionati Europei Under 23 di Tampere nei 20 km di marcia, ma successivamente alla gara ha ricevuto una medaglia, a seguito della squalifica di due atleti russi che lo avevano preceduto.
Dall’ottobre di quell’anno, ha intrapreso poi un nuovo capitolo della sua carriera sportiva, trasferendosi a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, per essere seguito dall’ex marciatore azzurro Alessandro Gandellini.
Nonostante una serie di infortuni, inclusa una microfrattura alla tibia destra nel 2015 e una a quella sinistra nel 2016, Stano ha sempre dimostrato una resilienza da lodare.
Nel marzo del 2018 è tornato a vincere, conquistando la 20 km di marcia a livello italiano e migliorando il suo tempo di oltre un minuto.
Successivamente, ha poi ottenuto un terzo posto ai Mondiali a squadre, con l’argento per team e una quarta posizione agli Europei di Berlino, mancando il podio per un solo secondo.
Il suo primato italiano lo ha stabilito nel giugno 2019 a La Coruna, con un tempo di 1h17’45”, record che ha poi superato nel corso dell’ultimo weekend a Taicang, dove ha fermato il cronometro sul tempo di 1h17’26”.
Nonostante uno stop dovuto a una periostite nel 2021, è tornato con un ottavo posto agli Europei a squadre, prima di trionfare alle Olimpiadi in Giappone.
Nel 2022, si è messo alla prova sui 35 km per conquistare la classica di Dudince in 2h29’09” e poi il titolo mondiale, con il record europeo di 2h23’14”.
Nella vita di Massimo Stano non ci sono però soltanto i successi sportivi.
L’atleta azzurro si è infatti sposato nel settembre 2016 con Fatima Lotfi, ex mezzofondista passata anche lei alla marcia, e nel febbraio 2021 la coppia ha dato alla luce Sophie, la loro prima figlia.
Stano possiede anche un diploma di tecnico commerciale e programmatore informatico e nutre una grande passione per la cultura giapponese (ironia della sorte, è proprio nel Paese del Sol Levante che ha conquistato la medaglia d’oro più importante, quella ai Giochi Olimpici).
A completamento della sua biografia, di seguito abbiamo deciso di inserire il curriculum di Massimo Stano nella disciplina dei 20 km di marcia, dove ha conquistato i maggiori successi in carriera.
Titoli italiani assoluti: 4 (2015-2018-2022, 10 km: 2018); Giochi olimpici: 2021 (1); Mondiali: 2015 (19), 2019 (14), 2022 (1/35km), 2023 (rit, 7/35km); Europei: 2014 (24), 2018 (4), 2022 (8); Mondiali U20 (10.000m marcia): 2010 (13); Europei U20 (10.000m marcia): 2011 (5); Europei U23: 2013 (2); Mondiali U18 (10.000m marcia): 2009 (14); Coppa del Mondo/Mondiali a squadre: 2010 (11jr/10km), 2014 (45), 2018 (3, 2T); Coppa Europa/Europei a squadre: 2011 (14jr/10km), 2019 (7, 4T), 2021 (8, 2T), 2023 (3, 1T).
Questi i titoli che hanno definito, fin qui, la carriera di uno dei talenti più cristallini dell’atletica italiana.
Una serie di successi che hanno permesso a Massimo Stano di restare al vertice della sua disciplina per diversi anni e ai quali ora l’atleta pugliese spera di poterne aggiungere di altri, a partire dai prossimi Europei e dalle successive Olimpiadi.
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