L’11 maggio è stato una giornata senza precedenti per l’Italia nel mondo della lotta libera femminile. Aurora Russo si è distinta infatti nel preolimpico mondiale a Istanbul, ottenendo una vittoria decisiva contro Alina Hrushyna Akobia dall’Ucraina. Questo trionfo ha segnato senza dubbio un momento epocale per la lotta italiana, poiché Russo diventa solo la terza azzurra nella storia a qualificarsi per le Olimpiadi in questa disciplina, un traguardo che arriva 20 anni dopo le prestazioni di Diletta Giampiccolo e Katarzyna Juszczak, e porta Aurora nell’Olimpo (è proprio il caso di dirlo), delle grandi della disciplina, considerando anche la giovanissima età.
La corsa verso Parigi
Russo ha brillato nella categoria dei 57 kg, superando una serie di avversarie di caratura mondiale tra cui Sezim Zhumanazarova del Kirghizistan e Laylokhon Sobirova dell’Uzbekistan, prima di affrontare Akobia in un match che avrebbe determinato il suo destino olimpico. La sua forza d’animo e il suo talento l’hanno portata a vincere l’incontro cruciale, guadagnando così per l’Italia il tanto ambito pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Questo risultato, come detto può già di per sè considerarsi storico per Russo, una vittoria per la lotta libera italiana, che non vedeva una sua rappresentante alle Olimpiadi dal lontano 2004, ormai vent’anni fa.
Le precedenti azzurre che hanno rappresentato l’Italia alle Olimpiadi sono state infatti Giampiccolo e Juszczak a Atene 2004. Ma oggi è il momento di celebrare il trionfo di Russo, una giovane atleta che già vanta un impressionante palmarès, inclusi titoli mondiali e europei Under 20 nel 2023 nella categoria 59 kg. Il suo passaggio alle Olimpiadi è stato un’ulteriore dimostrazione del suo straordinario talento e della sua determinazione a raggiungere l’eccellenza nel mondo della lotta.
Questa vittoria assume un significato particolare per l’Italia, considerando come Frank Chamizo (tra le polemiche) e Abraham Conyedo avevano già vissuto delle delusioni nelle fasi di qualificazione. Ma grazie alla tenacia di Russo, l’Italia può guardare con fiducia alle Olimpiadi imminenti, sperando di migliorare il 10° posto ottenuto da Giampiccolo a Atene 2004. Il cammino di Russo verso la gloria olimpica non è stato privo di ostacoli. Nel decisivo incontro con Akobia infatti, l’italiana ha dovuto affrontare una situazione tesa, con tre sanzioni contro l’avversaria. Tuttavia, la grinta di questa ragazza di Torino classe 2003 è stata premiata con la vittoria, dimostrando il suo valore come atleta e la sua capacità di gestire la pressione nelle situazioni cruciali.
Russo: “Ho bisogno di tempo per realizzare ciò che ho fatto”
“Sono ancora senza parole – ha detto Russo sul sito FIJLKAM – mi sembra di star sognando ad occhi aperti, finalmente dopo tanti sacrifici il mio sogno è diventato realtà sono contentissima e super emozionata, non mi sembra vero!”, ha commentato la torinese. Poi un pensiero a quanto già fatto, portando l’Italia lì dove mancava da vent’anni: “Sicuramente questa è una grande responsabilità – ha aggiunto Russo – ora è tempo di riposare un po’ e poi sicuramente i miei allenatori sapranno come prepararmi al meglio per riuscire ad ottenere una prestigiosa medaglia olimpica, io ho bisogno ancora di un po’ di tempo per realizzare quello che ho fatto”.