Il tennista serbo ha fatto un passo importante verso la realizzazione del suo sogno di vincere il 25esimo titolo Major, un traguardo senza precedenti nella storia del tennis
Il torneo degli Australian Open 2025 ha riservato al pubblico della Rod Laver Arena un quarto di finale che resterà nella memoria degli appassionati di tennis. Il cartello “Principe Carlos, re Novak” apparso sugli spalti sintetizza perfettamente l’essenza di un match che ha visto contrapporsi il campione serbo Novak Djokovic e il giovane fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz. Con una prestazione da vero maestro, Djokovic ha superato Alcaraz in quattro set con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-3, 6-4, conquistando così un posto nelle semifinali e avvicinandosi al suo sogno di vincere il 25esimo titolo Major, un traguardo senza precedenti nella storia del tennis.
La partita, durata 3 ore e 35 minuti, è stata una vera e propria battaglia, caratterizzata da colpi di scena e da un’alternanza di emozioni. Djokovic ha affrontato il primo set in condizioni non ottimali, accusando un fastidio alla coscia destra che lo ha costretto a giocare in modo più cauto. Alcaraz, approfittando del momento di difficoltà del serbo, ha vinto il primo parziale, mostrando la sua potenza e il suo talento. Tuttavia, il dolore che Djokovic stava sperimentando ha inavvertitamente attivato la sua astuzia e la sua capacità strategica, permettendogli di ingannare l’avversario con un gioco di attesa e colpi ben pianificati.
Il secondo set ha segnato un cambio di marcia per Djokovic, che ha iniziato a trovare il giusto ritmo e a imporsi psicologicamente su Alcaraz. La sua abilità nel controllare gli scambi, decidendo quando accelerare e quando rallentare il gioco, ha messo in difficoltà il giovane spagnolo. Djokovic è riuscito a conquistare il secondo set, riportando il punteggio in parità e dimostrando ancora una volta perché è considerato uno dei più grandi di sempre.
Alcaraz, pur mostrando sprazzi di talento cristallino, ha faticato a mantenere la lucidità in momenti cruciali. Ha chiuso l’incontro con un impressionante numero di 50 colpi vincenti, ma ha anche accumulato ben 40 errori non forzati. Questi errori si sono rivelati decisivi, soprattutto nei momenti critici del match, quando ogni punto poteva fare la differenza.
Anche la risposta alla seconda di servizio è stata una nota dolente per Alcaraz, il quale ha totalizzato solo il 42% dei punti in questa situazione, mentre Djokovic ha brillato con un 67%, ottenendo sei break che hanno indirizzato l’andamento del match a suo favore.
Il risultato finale ha lasciato un segno profondo nel giovane Alcaraz, che ha visto sfumare un’opportunità preziosa di affermarsi ulteriormente nel panorama tennistico internazionale. Affrontare Djokovic, un giocatore con una carriera così ricca di successi, è sempre una sfida di grande valore, e perdere contro un avversario in condizioni fisiche non ottimali rappresenta un’importante lezione per il talentuoso spagnolo. Tuttavia, è fondamentale riconoscere l’ennesimo capolavoro di Djokovic, che a 37 anni continua a dimostrare di essere un maestro del gioco, capace di adattarsi e superare anche le avversità fisiche.
La semifinale che attende Djokovic sarà contro Alexander Zverev, il numero 2 al mondo, un altro ostacolo significativo nel cammino verso quello che potrebbe essere il suo 25esimo titolo Slam. La partita contro Zverev promette di essere un duello affascinante, in cui il serbo cercherà di sfruttare la sua esperienza e la sua intelligenza tennistica contro un avversario giovane e potente.
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