PALLACANESTRO (Trento). Buona la prima per l’Italia, che batte nettamente la Georgia (85-69) alla prima uscita stagionale nella Trentino Basket Cup dopo il raduno di Folgaria. Posato dunque il primo di una serie di mattoni che dovranno portare alla costruzione della squadra che tra meno di un mese esordirà all’EuroBasket in Slovenia. Volgere le difficoltà a proprio favore con spirito e atteggiamento giusti: questo chiedeva coach Pianigiani e dal campo è arrivata una prima, incoraggiante risposta positiva. Il cammino è ancora lungo ma il primo passo è decisamente confortante.
“I ragazzi sono stati bravi – commenta il CT Pianigiani – siamo ripartiti dal bell’atteggiamento dell’estate scorsa e del raduno. Questa partecipazione emotiva e tecnica è un buon punto di partenza. Con minore taglia fisica e con acciacchi devi soffrire e giocare sempre bene. Ad esempio abbiamo tirato solo 14 tiri liberi contro i 33 della Georgia, che li ha guadagnati per stazza ed esperienza. Abbiamo ancora tanto da crescere per salire al piano di sopra e in questo senso la dedizione al lavoro è fondamentale ma essere con le prime d’Europa è un altro discorso. Dobbiamo alzare la nostra qualità. Se e quando recupereremo qualcuno dei nostri che ora sono fuori dovranno rientrare ad un livello più alto. E’ chiaro che abbiamo lacune: le nostre guardie non vanno verso il play; abbiamo 4 atipici che giocano da 5. Abbiamo però margini di miglioramento che coglieremo, se non quest’anno, il prossimo. Bargnani? Certo che mi preoccupa. Ha messo un impegno pazzesco con Cuzzolin e Cancellieri per crescere. E’ arrivato preparato al raduno per crescere anche con noi ma questo stop toglie a noi e a lui metà preparazione. Quelli che sono qui hanno dimostrato capacità di adattamento e meritano un riconoscimento positivo”.
Partenza davvero convincente degli Azzurri, che appaiono subito desiderosi di tradurre in campo tutto il lavoro di Folgaria. Il primo quarto mette in mostra una squadra concentrata, che subisce appena 10 punti mettendone a segno ben 21. I 7 minuti di fuoco di Guido Rosselli, partito in quintetto, sono l’emblema di un gruppo che ci tiene e che di fronte all’artiglieria pesante georgiana (Markoishvili, Sanikidze e Shermadini) non solo non sfigura, ma concede appena due canestri dal campo in 10 minuti. Ottimo l’impatto di Travis Diener, alla primissima in Azzurro. Il play, che ha già imparato l’inno di Mameli, ha deliziato il pubblico con un paio di assist da urlo. Bene la difesa, che sporca un’infinità di palloni.
Buon ritmo anche nella seconda frazione, che l’Italia conduce sotto la regia prima di Diener e poi di un pimpante Cinciarini. Il gruppo c’è e in campo si intende a dovere: la Georgia subisce l’onda lunga Azzurra e va sotto 30-14 dopo 14 minuti di gioco. Il -16 scuote la squadra di Kokoskov, che con un 12-2 recupera il gap ma il break è rotto dai canestri di Belinelli e Datome (36-26 al 19esimo). Ancora Beli, e il primo tempo si chiude sul 38-28 Italia. Da segnalare i 21 rimbalzi catturati dagli Azzurri (14 in difesa) nei primi 20 minuti.
La ripresa si apre sotto il segno di Markoishvili e Sanikidze, che in riportano prepotentemente sotto la Georgia (40-37). Il lampo che riaccende l’Azzurro arriva, forte e chiaro, con un Belinelli a dir poco strepitoso e con Diener e Datome a far male, e parecchio, alla Georgia. Con un minuto da giocare Italia avanti 58-43.
Melli-Datome-Gentile: show dell’Italia proprio sulla sirena che chiude il terzo quarto (64-43). La Georgia subisce un pesante 26-15 (26-4 il parziale Azzurro).
Sulle ali dell’entusiasmo l’Italia continua a martellare la difesa georgiana recuperando palloni e capitalizzando al meglio le occasioni costruite. Cusin è out per cinque falli ma il contributo di Magro è importante. Il match è virtualmente chiuso e coach Pianigiani elargisce minuti di gioco e di riposo ai suoi, che continuano a rispondere positivamente contro un avversario ormai alle corde. A 5 minuti dalla fine Italia avanti 79-51. Il tuffo di Cavaliero per recuperare un pallone che sembrava perso con il match ormai concluso è l’ultima fotografia di un bellissimo esordio.
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Fonte: FIP
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