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Basket, quale USA ai mondiali con Banchero?

Consumato il “tradimento” di Paolo Banchero, la Nazionale USA ha completato la lista dei giocatori in vista della prossima Coppa del Mondo: il coach Kerr ha già i 12 giocatori che andranno al torneo che si terrà dal 25 agosto al 10 settembre fra Filippine, Giappone e Indonesia.

Un settimo posto da riscattare

Gli Stati Uniti arrivano da un mondiale da riscattare: inammissibile, per il paese dell’NBA, chiudere al settimo posto. Un risultato, quello del 2019, ancora indigesto e un affronto all’orgoglio di una nazione che ha giocato con il fuoco e si è scottata di fronte ad avversari che vivono il mondiale con un trasporto e una fame diversa rispetto agli statunitensi che, storicamente, hanno sempre privilegiato le olimpiadi.  Rispetto a Tokyo però, non vi è alcuna continuità tecnica: non c’è traccia di chi ha portato gli USA sul gradino più alto del podio. Tuttavia, grazie alla incredibile profondità di talenti a disposizione, Kerr sta plasmando un gruppo che ha qualità, fisicità e una buona struttura di base.

Fra all star e debuttanti

Per quanto priva delle stelle assolute della NBA, la nazionale statunitense resta comunque uno spauracchio che nessuno vuole incrociare sul proprio cammino. Anche perché di talento ce n’è e abbonda: quattro Tyrese Haliburton, Anthony Edwards, Brandon Ingram e Jaren Jackson Jr e il miglior esordiente dell’anno, quel Paolo Banchero numero 1 al Draft 2022 e Rookie of the Year, dopo una grande prima stagione NBA: 20 punti, 6.7 rimbalzi e 3.7 assist. La storia è nota: Banchero, nato a Seattle ma da padre italiano, aveva flirtato a lungo con l’idea di giocare per l’Italia ma alla fine ha accettato l’offerta degli Stati Uniti, assicurando così alla sua squadra una ulteriore iniezione di talento.

Occhio ai potenziali fenomeni

Immagine | Epa

Occhio ai fenomeni. Haliburton, 23 anni e, la scorsa stagione, 20.7 punti e 10.4 assist con il 40% in triple. Il playmaker dei Pacers è uno degli astri nascenti della NBA, condizione confermata dalla sua presenza nell’ultimo All Star. Brunson, 26 anni e una media di 24 punti e 6.2 assist con il 38,6% nelle triple: ha la stoffa del leader e il talento per far saltare in aria le partite. Edoardo Antonio, guardia, 21 anni: 24.6 punti, 5.8 rimbalzi e 4.4 assist. Segna da qualsiasi posizione e sta migliorando il suo tiro, la sua lettura del gioco e la sua difesa. Ponti Mikal, 26 anni, 20.1 punti, 4.4 rimbalzi e 3.3 assist. Un attaccante straordinario con un repertorio totale: tira da fuori, si muove con grande intelligenza ed è soprattutto un giocatore in grado di difendere. E infine, proprio lui, Banchero: 20 anni ma con un enorme repertorio offensivo, talento incredibile e varianti per segnare in molti modi e creare gioco.  Provate a batterli…

 

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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