All’età di 87 anni si è spento Silvio Berlusconi, un uomo che ha cambiato il modo di fare imprenditoria in Italia ma anche e sopratutto la politica del paese: a quanto ammonta la sua eredità?
L’impatto che ha avuto un personaggio come Silvio Berlusconi nella storia dell’Italia da ogni punto di vista, ovvero economico, politico, sociale, sportivo, è difficile da misurare. Una figura trasversale, che ha cambiato il volto del paese, non senza chiaroscuri. In ambito personale, ciò che resta è anche una cospicua eredità, da dividere fra i suoi figli e familiari. Ma capiamo nel dettaglio non soltanto il totale, bensì come si arriva allo stesso fra aziende e quote in suo possesso.
Secondo le stime di Forbes, il patrimonio si aggira intorno ai 7 miliardi di euro più una quantità ricca di gioielli, che il Cavaliere possedeva. In eredità ai figli dell’imprenditore milanese resta una vera montagna, un impero solido la cui base è stata costituita da Edilnord e ha fatto poi centro con il mondo Fininvest. Tutte idee e aziende, che sono sorte alla fine degli anni settanta e che forti continuano a essere un riferimento per la famiglia Berlusconi.
Tuttavia, per addentarsi nei possedimenti della famiglia, bisogna ricordare che dal 2005 le holding e le società sono state divise in due rami. Uno che fa capo alla figlia Marina insieme a Pier Silvio, mentre sull’altra sponda si trovano Luigi, Barbara ed Eleonora, tutti e tre nati dal secondo matrimonio dell’ex Premier. Le holding inizialmente erano 38, poi c’è stata una cernita delle stesse e ne sono rimaste 7, tutte denominate secondo appunto i numeri. Le Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava fanno capo al 100% a Berlusconi, che ne detiene il 61%, mentre Marina e Pier Silvio ne controllano l’8% ciascuna, formando la Quarta e la Quinta.
Agli altri tre figli è toccata la Holding Italiana Quattordicesima, che detiene il 21% della Fininvest. Tutte insieme queste holding detengono il 100% di Fininvest e le quote di Berlusconi sono così presenti: Mediaset–MFE 49%, Banca Mediolanum 30%, Mondadori 53%, AC Monza 100%, Teatro Manzoni 100%, Class Editori 5,8%, Satispay 2% tramite MFE, La Immobiliare ISIM 100%.
Oltre le società che sono quotate in Borsa e quelle di maggiore importanza, Fininvest partecipa anche ad altre realtà come alcune aziende immobiliari, le quali fanno parte di una sub-holding denominata Fininvest Real Estate & Services. Per lo più sono ville, abitazioni votati al lusso, oltre ad Alba Servizi Aerotrasporti, che invece tiene conto della flotta di velivoli delle aziende, come un elicottero e tre jet. Esiste, infine, anche la holding immobiliare Dolcedrago, di 99,5% di esclusiva proprietà di Pier Silvio Berlusconi, della quale fanno parte anche alcune case come Villa Certosa, che è di famiglia.
Attraverso la dichiarazione presentata per la sua carica di senatore è possibile scorrere nell’intero patrimonio mobiliare e immobiliare dell’ex premier d’Italia, secondo il quale possiede tre imbarcazioni, 5 appartamenti e 2 box a Milano. Inoltre, 3 ville di cui una a Novara, una ad Antigua e una ad Agrigento. Il reddito dichiarato negli ultimi cinque anni al fisco è di 211 milioni di euro complessivi. Dovunque si guardi, una miniera d’oro quasi senza fondo.
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