ATLETICA. Usain Bolt completa la tripletta olimpica sui 100 metri nella notte relegando tutti al ruolo dei comprimari dentro il catino ribollente dello stadio olimpico Joao Havelange. Vince l’oro di Rio dei 100 con un agevole 9″81 nel cuore di una notte italiana che fa pulsare tutta la sua classe e superiorità, ma fa anche capire (dai primi 50 metri) che questi sono gli ultimi colpi dell’immortale. Già, perché Usain Bolt, che regola Gatlin (fischiatissimo argento in 9″89), deve uscire negli ultimi 50 per far capire a tutti che è ancora l’uomo più veloce del mondo. E dietro restano le briciole come il bronzo del giovane canadese De Grasse (9″91). Queste le sue parole dopo la festa col suo popolo che lo inneggia: ” “Questa è la mia ultima Olimpiade, magari non mi rititero’ totalmente ma ho fatto tutto quello che volevo fare e vinto tutto quello che volevo vincere. Salire ancora sul gradino del podio più alto fa stare bene. Nel mio programma ideale ci sono ancora due gare da vincere, poi sarò immortale. Per questo mi sono levato le scarpe – conclude ironico -, perché voglio conservarle”.