TIRO A SEGNO. Niccolò Campriani è entrato nella storia dello sport italiano, L’italiano ha vinto l’oro nella Carabina tre posizioni da 50 metri, grazie al punteggio di 458.8, precedendo il russo Kamenskiy a 458.5 e il francese Raynaud a 448.4. Un’affermazione splendida dopo una settimana da eroe e una qualificazione alla finale di Rio presa per i capelli. Il toscano, dopo la chiusura e il podio, ha commentato così il suo exploit: “E’ stata una settimana pazzesca, ero molto preoccupato, non riuscivo a scrollarmi di dosso l’adrenalina della gara di aria compressa. Oggi durante la qualificazione quando sono arrivato alla serie in piedi non girava più niente, cercavo di prenderla alla leggera. Sono stato fortunato perché ho acciuffato la finale di un niente, avevo 10 punti di distacco dal russo. Il tiratore migliore di oggi è stato proprio Kamensky, cosi come per me il miglior tiratore di sempre rimane Matthew Emmons che oggi purtroppo non è riuscito ad entrare in finale. Quel 9.2 era il massimo che potevo dare, ero completamente scarico. Non credevo che in questa Olimpiade sarei riuscito a centrare due ori. Questa medaglia è un regalo, la dedico alle persone che mi sono state vicine in questi 16 anni”. Tutti, nell’ambiente, giuravano su un suo addio e invece le fortissime emozioni che ha provato possono essere la benzina giusta per continuare. “Prima di questa Olimpiade – ha ammesso Niccolò ai cronisti – giuravo che sarebbe stata l’ultima, invece devo dire che mi sono divertito”. Con gli studi di altissimo livello che ha fatto pare sia già pronto per lui un lavoro nella Silicon Valley, ma potrebbe aspettare un po’.