Non solo Michela Moioli e Ronald Fischnaller, il mondo dello snowboard italiano ha grandi campioni anche per quanto riguarda il Para Snowboard, cioè la versione paralimpica della più nota disciplina sportiva. Il debutto di questa disciplina alle Paralimpiadi invernali è avvenuto nel 2014 a Sochi, quando per la prima volta è stato inserito nel programma di sci alpino. Ma in realtà questo sport ha origini molto recenti. È conosciuto perlopiù come Adaptive Snowboarding ed è piuttosto recente. Infatti la prima competizione ufficiale si è tenuta nel 2000 ai Nazionali USASA a Waterville Valley, negli USA. Nel 2009 la WSF (World Snowboarding Federation) assunse il ruolo di gestore che passò dal 2014 alla supervisione del Comitato Paralimpico Internazionale. Attualmente è praticato da centinaia di atleti in tutto il mondo, tra cui anche i nostri atleti italiani.
Lombardo, classe 1992, Riccardo nasce in provincia di Milano, precisamente a Cuggiono. Appassionato di musica e motocross fino all’età di 17 è un grande appassionato di sport. Poi l’incidente in sella alla sua più grande passione: la moto. La diagnosi non è per niente facile da accettare: Riccardo avrà per sempre il braccio destro paralizzato. Questo, però, non scoraggia il giovane milanese che si mette sotto e inizia a lavorare come impiegato, ma la sua passione per il mondo sportivo è troppo forte e decide di rimettersi in gioco. Fa il suo esordio nel 2020 nella categoria Upper Climb, cioè con disabilità negli arti superiori, e dimostra fin da subito di essere portato per lo snowboard. Dal 2021, con la tappa austriaca di Hochfuegen e il secondo gradino del podio inizia il suo momento d’oro e ottiene altri importanti risultati: ben quattro medaglie di bronzo in Coppa del mondo, un sesto posto a Lillehammer in Norvegia ai Campionati Mondiali nel 2022 e, infine, la prima partecipazione Olimpica a Pechino 2022 con i quarti di finale di snowboard cross.
Vive a Sesto San Giovanni il giovanissimo talento del para snowboard Mirko Moro. Nato a Monza il 16 dicembre 2002 con un’agnesia congenita all’avambraccio sinistro, cioè una malformazione. Pratica questa disciplina da quando ha sei anni, anche se inizialmente voleva provare lo sci ma nessuno lo avrebbe aiutato. Seguendo le orme del fratello maggiore ha quindi deciso di intraprendere la strada della tavola. Gareggia nel boarder cross e nel banked slalom: la prima precede che si superino diverse strutture e chi arriva primo al traguardo vince. La seconda, gara solo paralimpica, è uno slalom e vince chi ferma tra i due sfidanti per primo il tempo. Tornando a Mirko, il giovane sestese debutta nel 2020 con la nazionale azzurra e, si prende alcune soddisfazioni nella coppa del Mondo salendo sempre sul podio: da Hochfuegen passando all’ultima del 2022 di Big White in Canada. Infine, la partecipazione alle Olimpiadi e un undicesimo posto da migliorare con l’obiettivo di fare bene alle prossime paralimpiadi di Milano-Cortina 2026.
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