Continuano le discussioni sul caso doping che ha colpito il numero 1 al mondo: la PTPA attacca la WADA e difende Jannik
Mancano 2 mesi alla fase conclusiva del caso Clostebol che coinvolge il numero 1 della classifica ATP: Jannik Sinner. Il caso, infatti, sarà esaminato a porte chiuse presso il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna il 16 e 17 aprile. Il collegio arbitrale sarà composto da Jacques Radoux, designato dal TAS e presidente della giuria, dall’israeliano Ken Lalo, scelto dalla WADA, e da John Dyson, nominato dai legali di Sinner. Intanto, però, non si placano le discussioni a riguardo, e tra i sostenitori dell’innocenza dell’altoatesino si aggiunge anche la Professional Tennis Players Association (PTPA), associazione fondata da Novak Djokovic. Vediamo le parole del direttore esecutivo della società in difesa di Sinner.
La lettera della PTPA contro la WADA: “Sinner è coinvolto in una disputa politico/legale”
La questione legata al Clostebol che coinvolge Jannik Sinner continua a rimanere al centro dell’attenzione, con le recenti dichiarazioni del presidente della WADA, Witold Banka, rilasciate al sito polacco Rz, che hanno contribuito ad alimentare ulteriormente il dibattito. Il caso, caratterizzato da uno sviluppo piuttosto atipico, è oggetto di valutazioni contrastanti da parte delle due autorità competenti: l’ITIA e la stessa WADA. Ad alimentare il dibattito ci ha pensato anche Ahmar Nassar – direttore esecutivo di PTPA – il quale, sul suo profilo X, ha pubblicato una serie di punti per difendere l’altoatesino. Ecco cosa ha scritto.
![Caso Clostebol Sinner](https://www.olympialab.com/wp-content/uploads/2025/02/Caso-Clostebol-Sinner-12-2-2025-Olympialab.jpg)
Le parole di Ahmad Nassar su X
Mentre l’Agenzia Mondiale Antidoping continua a sottolineare la “colpa o negligenza” di Jannik Sinner nel caso Clostebol, ritenendolo comunque responsabile del proprio staff, nonostante non fosse a conoscenza della situazione legata al suo fisioterapista dell’epoca, Giacomo Naldi, Jannik Sinner prosegue nel dichiararsi innocente e dichiara di essere sicuro di riuscire a convincere il TAS di questo. A sostegno dell’attuale numero uno del mondo è intervenuta la Professional Tennis Players Association (PTPA), organizzazione fondata da Novak Djokovic durante la pandemia. In particolare, il direttore esecutivo Ahmad Nassar ha espresso la propria posizione attraverso i social.
Nella lettera pubblicata da Nassar il sistema antidoping viene descritto come “ingiusto”, e il direttore esecutivo ha spiegato come: “Il sistema antidoping dovrebbe preoccuparsi di colpire i dopati. I dopati sono coloro che cercano di migliorare le proprie prestazioni tramite sostanze illegali”. Nassar ha poi aggiunto che “le soglie di test per i risultati positivi devono essere strutturate. Questo, però, non accade. Parliamo per lo più di quantità irrisorie, cose che in realtà non migliorano le prestazioni. Questo è l’inizio dell’ingiustizia per tutti”.
Secondo Nassar, poi, Sinner sarebbe “coinvolto in una disputa politica/legale tra le due agenzie. E sta ancora aspettando da quasi un anno che ci sia un giudizio definitivo. È stato messo in una situazione ingiusta. L’ITIA sostiene di aver seguito il suo processo e le sue regole. La Wada non è d’accordo e sente la necessità di respingere l’ITIA. Sfortunatamente, questo non è stato un risultato sorprendente per altre situazioni. Ciò non significa che siamo d’accordo con l’appello della Wada o con la decisione originale dell’ITIA”.