RIO 2016. Giornalisti vil razza dannata e forse le signore dei giornalisti vil razza “condannata”. Il teatro delle operazioni è il Main Press Center all’Olympic Park e in queste ore c’è un’ambigua coda per entrare nei bagni del centro per la stampa della imminente 31esima Olimpiade dell’era moderna. Se ci si introduce con passo felpato e sguardo furtivo, succede di poter comprendere che c’è un particolare distributore di un particolare aggeggio che ha una certa importanza su suolo brasiliano. Sulla macchinetta c’è scritto “Celebra con un condom” e il marchingegno distribuisce naturalmente profilattici. Certo la storia a Cinque Cerchi è piena di amori tra atleti e si sa molto bene che il sesso è lo sport più praticato sotto la Fiamma Olimpica. E’ un po meno noto che fra i competitor dello sport più praticato al mondo ci siano anche i giornalisti in trasferta per eventi così lunghi. Così il comitato organizzatore dei Giochi ha pensato bene di agevolare i meno atletici alla stessa guisa degli atletici, puntando al regalino utile. Già, perché di regalino si tratta con grande sorpresa dei giornalisti che, diligentemente, fanno la coda per gli approvvigionamenti prima di scatenarsi nella notte di Rio.