Chi è Matt Dawson, il giocatore che si è amputato un dito pur di partecipare alle Olimpiadi

L’atleta di hockey su prato australiano è ricorso a una decisione davvero estrema pur di presenziare ai Giochi di Parigi 2024

La determinazione e la passione per lo sport, oltre al grande palcolscenico che rappresentano le Olimpiadi, possono portare gli atleti a compiere decisioni davvero estreme. È il caso del giocatore di hockey su prato australiano Matt Dawson, che ha scelto di farsi amputare parte dell’anulare della mano destra per poter partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Il perchè di questo gesto

Dawson, già medaglia d’argento ai Giochi di Tokyo 2021, si è trovato di fronte a una scelta difficile dopo essersi rotto il dito recentemente. I medici gli avevano offerto due opzioni: immobilizzare il dito con un gesso per permetterne la guarigione o amputare la falangetta, la punta del dito, e tornare di fatto da subito operatvo. Il trentenne ha scelto la seconda opzione e si è sottoposto all’intervento chirurgico questa settimana.

In questo modo Matt Dawson potrà partecipare alla sua terza edizione consecutiva delle Olimpiadi, dopo Rio 2016 e Tokyo 2021. Certo, nella capitale francese si presenterà con un dito in meno, una scelta coraggiosa ed estrema che ha preso per poter essere presente in Francia in quella che potrebbe essere la sua ultima Olimpiade. L’infortunio avrebbe sicuramente precluso la sua partecipazione, ma Dawson ha agito con una decisione inusuale che, seppur efficace, lo condizionerà per il resto della vita.

L’allenatore di Dawson: “Non so se l’avrei fatti, è stato fantastico”

L’allenatore australiano Colin Batch ha elogiato la straordinaria dimostrazione di dedizione del suo giocatore, affermando: “Non è qualcosa che un allenatore può decidere per un giocatore. Tutto il merito va a Matt. È chiaro che si è davvero impegnato per poter giocare a Parigi. Non sono sicuro che l’avrei fatto, ma lui l’ha fatto, quindi è fantastico. Matthew si è rivolto a uno specialista e gli hanno detto che avrebbero dovuto ingessarlo. Il modo migliore per guarire, invece, era tagliargli la punta del dito. E lui lo ha fatto, è stato davvero incredibile”, ha proseguito il suo coach, consapevole del valore aggiunto di Dawson per il team australiano. La decisione di Dawson è particolarmente significativa considerando che l’Australia affronterà l’Argentina, nazionale che ha centrato l’oro nel 2016 a Rio de Janeiro, nel suo esordio a Parigi il 27 luglio.

Dawson: “Ho preso una decisione consapevole insieme al chirurgo”

“Ho preso una decisione consapevole con il chirurgo, non solo per avere l’opportunità di giocare a Parigi, ma anche per la vita futura”, ha dichiarato Dawson alla televisione australiana Channel Seven mentre si preparava a volare verso la Francia. “L’opzione migliore era rimuovere la parte superiore del mio dito. È un piccolo cambiamento e rappresenta una sfida emozionante”.

“Ci sono molti altri problemi nella vita che sono ben più gravi della perdita di un dito. Ecco perché mi ritengo molto fortunato che si tratti solo di un pezzettino”, ha detto Dawson, la cui storia è destinata sicuramente diventare una delle curiosità più incredibili delle Olimpiadi di Parigi 2024.

Matt Dawson
Matt Dawson nella finale di Tokyo 2020 | Ansa – olympialab.it

Le diverse sfide nella carriera di Dawson

Matthew Dawson, noto anche con lo pseudonimo di Matt è nato a Killarney Vale, il 27 aprile 1994. Di ruolo fa il difensore, ed è proprio lì che viene impiegato da anni nella nazionale australiana di hockey su prato, dove ha già gareggiato, come detto, anche ai Giochi Olimpici del 2016 a Rio de Janeiro e a Tokyo nel 2021. Dawson è un figlio d’arte, il papà infatti, Trish Dawson, fu un giocatore di cricket, Matt ha preferito cimentarsi nell’hockey su prato, ed è stato selezionato per la prima volta per giocare per la squadra nazionale dell’India nel 2014. Da allora ha giocato nel’Hockey Champions Trophy 2014 e 2016. Nel 2015 è stato ingaggiato dai Kalinga Lancers nella Hockey India League. Dawson è stato selezionato nella squadra dei Kookaburras per le Tokyo 2020, dove ha raggiunto la finale per la prima volta dal 2004 ma non è riuscita ad arrivare all’oro, battuta dal Belgio ai rigori.

L’infortunio è solo l’ultimo di una serie di sfide che Dawson ha dovuto affrontare nella sua carriera. Nel 2018, l’hockeista aveva rischiato di perdere un occhio dopo essere stato colpito con un bastone. Sei anni dopo, ha affrontato l’amputazione del dito. Nonostante queste difficoltà, Dawson ha continuato a giocare a livello agonistico, dimostrando una resilienza e una dedizione straordinarie.

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