COMBINATA NORDICA (Schonach). Nella Foresta Nera, il Trampolino di Schonach, dal 2011 il più moderno dei Normal Hill (è ora un H106) prima il tradizionale H96, Alessandro Pittin si è spesso trovato a suo agio: qui ha raggiunto ormai cinque anni fa, era il 4 gennaio 2009, il suo primo piazzamento nei dieci, un nono posto, in Coppa del Mondo e qui l’anno successivo è salito sul terzo gradino del podio. In questa stagione, il Bronzo olimpico di Vancouver non era ancora riuscito a fare sentire la sua voce. In due giorni, il ventitreenne di Cercivento ha incassato un undicesimo e un sesto posto dimostrando che con certi trampolini che gli consentono di limitare i distacchi nel salto, tallone d’achille, ha ancora molto da dire.
Ieri, Pittin, dopo essersi qualificato grazie al provisional round, seppure con il quarantesimo punteggio, ha recuperato ventinove posizioni (quarto tempo per lui) avvicinandosi alla top ten della prova vinta dal norvegese Magnus Moan sul connazionale Haavard Klemetsen e il giapponese Akito Watabe. Oggi è andata ancora meglio; il francese Lamy Chappuis si è imposto in volata sul tedesco Johannes Rydzek e sul giapponese Akito Watabe mentre l’azzurro ha tenuto testa al transalpino, recuperando fino alla terza posizione, che poi ha perso negli ultimi metri per un sesto posto finale, miglior risultato in Coppa del Mondo dal 15 gennaio 2012, ultimo atto della storica tripletta a Chaux Neuve seguita dal primo degli infortuni che ne hanno compromesso il rendimento per due anni.