Cuadrado all’Inter: una sorpresa, sino a un certo punto. L’autostrada di mercato fra Milano e Torino è sempre stata molto frequentata. E il salto della… barricata bianconerazzurra è uno sport abbastanza diffuso negli ultimi anni. L’affare Cuadrado porta la firma di Beppe Marotta, simbolo del rinascimento bianconero. Dopo sette dei nove scudetti consecutivi vinti dai bianconeri, va a Milano e di fatto apre e chiude il cerchio, interrompendo la striscia di vittorie. Portando con sé Antonio Conte che, esaurita la parentesi Chelsea, sarà l’artefice del diciannovesimo scudetto nerazzurro.
Una storia che inizia da lontano
I grandi “tradimenti” appartengono a una storia che inizia piuttosto da lontano. Da Giuliano Sarti nel 1968/69 che chiude a Torino dopo aver contribuito al ciclo della Grande Inter. Dopo di lui, uno dei passaggi più clamorosi fu quello di Pietrino Anastasi che prese il posto, nel 1976, di un Boninsegna considerato erroneamente finito: il “Bonimba” vincerà a Torino due scudetti una Coppa Italia e una UEFA mentre il centravanti siciliano dovrà accontentarsi di una Coppa Italia. Non va molto meglio a Marco Tardelli, che nel 1986 si trasferisce all’Inter senza vincere nulla. Ne beneficia la Juve che con Aldo Serena trova un bomber che i nerazzurri faranno in tempo a riprendersi per vincere lo scudetto dei record con Giovanni Trapattoni, ex Juventus vincente. Alla Juventus andò Altobelli che però non lasciò il segno. Salto della barricata anche per Totò Schillaci che lascia Torino per Milano nel 1992 senza lasciare ricordi indimenticabili esattamente come Luigi De Agostini.
Che ne sanno i 2000
Nell’estate del 1999 che porta al 2000 l’Inter pesca a piene mani dalla Juventus. Arrivano Peruzzi e Lippi. L’esperienza del tecnico viareggino durerà poco più di un anno come quella del portiere che andrà alla Lazio dopo un quarto posto ottenuto con lo spareggio con il Parma nel 2000, e la prima giornata del 2000/2001. Clamoroso, l’abbaglio nerazzurro con Fabio Cannavaro, dato per finito e mandato a Torino alla corte della Juventus dove tornerà ad altissimi livelli vincendo anche il Campionato del Mondo. Altrettanto discutibile l’arrivo di Edgar Davids nel 2004: l’olandese ha già dato il meglio in bianconero e lascia pochissime tracce a Milano.
Il 2006, l’anno spartiacque
Nel 2006 si consuma una frattura insanabile: lo scandalo calciopoli spazza via la Juventus dalla Serie A. Scudetto assegnato all’Inter che si rinforza attingendo ai “fuggitivi” da Torino. Ibrahimovic e Viera lasciano la Juve in B per andare a vincere a Milano. Cristiano Zanetti invece lascia Milano per andare a giocare in B con la Juventus dove resterà per due anni. Altri passaggi trascurabili sono quelli di Lucio, che dopo il triplete veste il bianconero senza fortuna. Anche Hernanes, colpo di mercato nerazzurro, nel 2014 è lasciato andare dopo un anno. Ne approfitta la Juve ma anche a Torino l’ex Lazio non riuscirà a tornare ai suoi livelli. L’ultimo, prima di Cuadrado (e forse Lukaku), a tradire è Asamoah che liberatosi a zero si accasa all’Inter dove vedrà più l’infermeria che il campo. La sua esperienza sarà costellata dagli infortuni.