Le Olimpiadi sono un appuntamento tradizionale e per chi è abituato a seguirle è normale essere abituati a discipline molto conosciute, come l’atletica leggera o il nuoto o ancora gli sport di squadra più diffusi al mondo (calcio, pallavolo, basket). Ci sono poi discipline magari meno note, ma che fanno parte dei Giochi e che gli appassionati hanno nel tempo imparato a conoscere. L’equitazione, per esempio, ma anche la vela o il tiro sportivo. Negli anni, però, le Olimpiadi si sono caratterizzate anche per la presenza di sport, di fatto, sconosciuti alla maggioranza delle persone. Sport che hanno fatto la loro apparizione magari in una sola edizione, chi con semplici fini dimostrativi, chi, invece, in “prova” e alla ricerca dell’ammissione ufficiale da parte del Cio.
Vediamo, allora, i più curiosi.
Come detto, l’elenco è ampio e pieno di sorprese. Una delle specialità più curiose è, senza dubbio, la mongolfiera. Nell’edizione delle Olimpiadi di Parigi 1900, la seconda dell’era moderna, venne inserito come sport dimostrativo il volo in mongolfiera. La sfida consisteva nel far volare la propria mongolfiera il più vicino possibile a un obiettivo e poi lasciar cadere un peso che finisse il più vicino possibile allo stesso obiettivo. Non esistono classifiche o dati sui partecipanti a quella competizione. Ciò che è certo è che la gara di mongolfiere olimpica si tenne soltanto in quell’edizione.
Altro sport olimpico che oggi, ai più, farebbe sorridere è il tiro alla fune. Il tiro alla fune è stato sport olimpico dal 1900 al 1920. Quella di Anvers fu l’ultima edizione dei Giochi che lo vide protagonista. Le squadre erano composte da otto atleti. La fune aveva una bandiera al centro e due a quattro metri dal centro. L’obiettivo era tirare la bandierina della squadra avversaria oltre alla linea centrale. Gran Bretagna e Stati Uniti furono le nazioni più vincenti.
Sempre rimanendo in tema di specialità che oggi sarebbero ritenute assurde, impossibile non parlare delle corse con i cani da slitta. Queste furono sport olimpico dimostrativo alle Olimpiadi invernali di Lake Placid nel 1932. Ogni slitta aveva sei cani e un atleta che li guidava lungo un percorso di 40 chilometri. Nel caso in cui un caso rimanesse ferito, questi doveva essere trasportato sulla slitta fino al traguardo.
Tra gli sport insoliti che hanno fatto capolino alle Olimpiadi negli anni ci sono, senza dubbio, moltissimi sport diffusi soprattutto o, in alcuni casi, solamente a livello locale. La lista, anche in questo caso, è lunga e parecchio variegata. La Pelota basca, per esempio, è stata sport olimpico a Parigi 1900 e tre volte sport dimostrativo: Parigi 1924, Città del Messico 1968 e Barcellona 1992. O ancora, la Glima, tradizionale lotta islandese, è stata sport dimostrativo alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1912. Il Cio, però, non accettò il suo ingresso e da allora non è più stata presente ai Giochi.
Per due Olimpiadi estive (Anversa 1920 e Amsterdam 1928) è stato, invece, presente il Korfball. Si tratta di uno sport simile al basket originario dei Paesi Bassi. Si tratta di uno sport misto, in cui le squadre sono composte sia da uomini sia da donne, in egual misura. Un Olimpiade soltanto è stata, invece, concessa al Pesapallo, il baseball finlandese, apparso a Helsinki 1952. Stessa sorte per La canne, un’arte marziale francese, sport olimpico a Chamonix 1924, e per il Football australiano, che ha fatto la sua comparsa a Melbourne 1956.
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