Daniele Greco fa il punto sull’atletica azzurra

Daniele GrecoPERSONAGGI (Ostuni). Dopo il 17.70 raggiunto nella stagione indoor, Daniele Greco si proponeva come una delle punte di diamante della squadra italiana di Atletica Leggera ai Campionati Mondiali di Mosca ma un infortunio al bicipite femorale destro nella fase di riscaldamento delle qualificazioni del Salto Triplo lo ha fermato. Dopo un paio di mesi, Olympialab lo ha incontrato il ventiquattrenne salentino per fare il punto sulla sua situazione e sullo stato dell’Atletica azzurra uscita dalla rassegna moscovita senza nessuna medaglia in pista e salvata solo dall’Argento nella Maratona di Valeria Straneo.

“Non credo che si possa parlare di crisi”, ci dice Greco, “se qualcuno di noi vuole arrivare al risultato e vuole fare sacrifici nulla lo fermerà. Il nuovo corso del CONI e della FIDAL sta facendo tanto per fare crescere nuovi Mennea e per investire su realtà che già esistono. Non parliamo di crisi ma di un momento di preparazione dopo il quale si esploderà. Ognuno è stato invogliato a fare il proprio lavoro, a partire dai tecnici, per riuscire ad uscire fuori da questo momento. I rimedi li hanno già presi prendendo le giuste contromisure in modo da uscirne per portare in alto anche nell’Atletica la bandiera italiana”.

Parlando di sè stesso, il triplista rassicura “Ho quasi risolto il problema al bicipite femorale destro: ci saranno a marzo i Mondiali indoor e a luglio gli Europei di Zurigo ma il vero obiettivo è tra due e sei anni, l’appuntamento olimpico a partire da Rio 2016”.

 

 

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