La Premier scopre le qualità di Roberto De Zerbi, artefice del miracolo sportivo chiamato Brighton. Dopo aver raccolto la pesantissima eredità di Graham Potter, ex dei Seagulls che è andato a schiantarsi al Chelsea, il tecnico italiano ha prima saputo convincere tutti delle sue idee di gioco e poi si è imposto come allenatore rivelazione del campionato. Un italiano di successo in Premier, nel solco di una tradizione che ha visto spesso e volentieri tecnici del nostro paese imporsi e scrivere favole al di là della Manica, al netto di qualche piccolo flop.
Il valore del “made in Italy”
Nella storia del campionato di Sua Maestà, De Zerbi è il tredicesimo allenatore italiano. Quasi tutti hanno portato in dote qualche trofeo: a partire dei big come Antonio Conte e Carlo Ancelotti che hanno vinto con il Chelsea, anche se, sia l’uno che l’altro, complice un rendimento non pari alle altissime aspettative in Europa, non sono ricordati con grandissimo affetto a Stamford Bridge. Esattamente come Sarri, che dopo aver sollevato al cielo l’Europa League (suo primo trofeo in assoluto) con i blues ha preferito tornare in Italia alla Juventus.
Favole e affermazioni
Roberto De Zerbi sembra destinato a scrivere pagine importanti in Inghilterra. Del resto, la Premier ha spesso regalato storie indimenticabili legati al tricolore. La prima è quella di Gianluca Vialli che da allenatore-giocatore vince con il Chelsea la Coppa Di Lega, Fa Cup, Charity Shield, Coppa delle Coppe e Supercoppa UEFA. Roberto Di Matteo subentra a Villas-Boas nel marzo 2012 vince la prima Champions dei blues nonché la FA Cup. Roberto Mancini, specialista in vittorie impossibili, riporta il titolo al Manchester City dopo 44 anni di attesa. Leggendaria, l’impresa di “Sir” Claudio Ranieri che nella storica stagione 2015/2016 centra il bersaglio grosso con il Leicester, ponendo la firma su una impresa senza eguali nella storia del club. Primo e sinora ultimo titolo.
Anche qualche flop
Italians do it better spesso ma non sempre: nel rapporto fra la Premier e gli allenatori di casa nostra c’è anche qualche flop. Non benissimo Guidolin che, dopo aver centrato la salvezza alla guida dello Swansea, viene esonerato. Poca fortuna anche per Walter Mazzarri che oltre a passare alla storia per il suo inglese… arrangiato, lascia il Watford dopo la salvezza per divergenze con la dirigenza. Non hanno mai allenato in Italia, ma Attilio Lombardo, Paolo Di Canio e Gianfranco Zola sono stati più apprezzati da giocatori che da allenatori in Premier.