Discesa: Innerhofer è medaglia d’Argento. Vince l’austriaco Mayer

Christof Innerhofer (Foto:CONI/Ferraro/GMT)
Christof Innerhofer (Foto:CONI/Ferraro/GMT)

SOCHI 2014. Forse in riva al Mar Nero non diventerà mai una classica del circuito ma la Discesa del Rosa Khutor Complex è la discesa del XXI secolo, tracciato per uomini veri che non temono la velocità, i lunghi salti e i tratti tecnici. Un ottima pista per disputarsi il titolo olimpico. Ha provato a domarla il cowboy Bode Miller, che aveva dominato le prove, ma ha pasticciato nella seconda parte dovendo accontentarsi del platonico titolo del più veloce nei test. Ci ha provato il norvegese Aksel Lund Svindal, un altro che è più efficace che bell0, ma è arrivato al traguardo stremato, con la lingua di fuori a 29 centesimi dal leader provvisorio della classifica.

Il domatore della belva è l’austriaco Matthias Mayer, sceso con il pettorale numero 11, che costruisce la sua vittoria nella seconda parte quando sono necessarie doti da fachiro per non sentire l’acido lattico che pulsa nelle gambe. Ferma il cronometro sul tempo di 2’06″23 e si accomoda nella postazione del leader a osservare scendere gli altri che uno dopo l’altro vedono le loro speranze dorate infrangersi. Un brivido percorre la schiena di Mayer quando al cancelletto di partenza si presenta Christof Innerhofer.

Inner si è nascosto nelle prove, studiando la discesa palmo a palmo, ma il suo tuffo verso Krasnaya Polyana è impressionante. Pulitissimo ma velocissimo nella parte alta stacca sei decimi di vantaggio nei primi 25 secondi a Mayer, la parte più tecnica. Poi stringe i denti, soffre, il suo vantaggio si assottiglia, All’ultimo intermedio è perfettamente in linea con l’austriaco che lo supera nel salto finale sul traguardo, quando la vista si annebbia. Sul traguardo, l’azzurro è medaglia d’Argento a 6 centesimi dall’Oro. Lucidissimo sa di aver fatto tutto quanto era in grado, esulta e urla un roboante “Yes” alla telecamera. Dopo le medaglie mondiali, a casa Innerhofer bisogna fare spazio per un ricordo olimpico pesante.

Inner si infila tra Mayer e un sorprendente Kietil Jansrud che l’azzurro precede di soli 4 centesimi. Il redivivo norvegese tiene fuori dal podio il connazionale, grande della specialità, Aksel Lund Svindal che conquista la medaglia di legno. E’ settimo Peter Fill che scende sui tempi di Mayer fino a metà gara poi accusa 49 centesimi di ritardo dove il fachiro austriaco ha dominato; per il neo-papà di Castelrotto la soddisfazione di precedere di 3 centesimi Bode Miller. A Dominik Paris, undicesimo a 9o centesimi da Mayer, manca la condizione fisica mai ritrovata dopo l’infortunio prima di Natale per poter dire la sua mentre Werner Heel, dodicesimo, primo degli azzurri a scendere in lizza, paga un poco la sua voglia di strafare.

 

Risultati completi – Sci Alpino – Discesa Maschile

 

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