La prima cosa che viene in mente quando si parla della disciplina sportiva del Bob è il famoso film cult del 1993: Cool Runnings o meglio Quattro sottozero. Un film che racconta la storia della Nazionale Giamaicana che per la prima volta partecipa con un team alla gara olimpica di Bob alle Olimpiadi Invernali di Calgary 1988. Ebbene, questa disciplina invernale su ghiaccio quando è nata e quali sono le sue regole?
Ma come è nato e come è arrivato ai giochi olimpici?
Naturalmente questa disciplina sportiva, così come lo slittino e lo skeleton, nascono dalla slitta cioè l’attrezzo che le veniva utilizzato nel Nord Europa e America come mezzo di trasporto. Il Bob nasce in America, quando venne inventato nel 1880 e da lì si spostò in Europa. Proprio nel “vecchio continente” conosce il suo successo e la sua crescita: sulle Alpi Svizzere le persone si divertivano a scendere sulle piste e proprio in questa nazione si svolsero le prime competizioni. Saint Moritz ospitò nel 1898 la prima gara, mentre pochi anni dopo venne ufficialmente aperta la prima pista. E per quanto riguarda i primi campionati? Nel 1914 si disputò il primo campionato europeo e nove anni dopo venne fondata la Fédération Internationale de Bobsleigh et de Tobogganing (FIBT). A questo punto, dal 1924 debutta ai giochi olimpici di Chamonix nella più comune variante a quattro. La prima edizione dei Campionati Mondiali, invece, si svolse a Saint Moritz nel 1927.
Per quanto riguarda l’Italia a Cortina d’Ampezzo viene fondato la prima società di Bob e successivamente si svolgerà proprio in questa città la prima edizione del Campionato Italiano. Bisognerà attendere fino al 2002 per vedere, invece, la partecipazione delle donne a questo sport.
Le regole di questo sport invernale
Prima di tutto è bene sapere che le piste, o almeno, la maggior parte sono artificiali e lo strato di ghiaccio si mantiene grazie ad un sistema di refrigerazione che ha uno spessore di minimo 19 mm. In ogni caso, la pista è lunga circa 1,5 chilometri ed è composta da ben 15 curve. Ma non solo, perché la si può suddividere in due sezioni: cioè la linea di partenza e il resto del tracciato. Per quanto riguarda la prima parte è composta a sua volta da due settori: la linea di partenza che ha un asse di legno, i primi 15 metri che servono per la spinta e sono quasi in piano e altri 50 metri in cui parte ufficialmente il cronometraggio. La pista ha delle pendenze che si aggirano, al massimo, sul 15% e qui la slitta raggiunge anche i 130 km/h. Infine, nella parte finale del tracciato si trova una leggera salita che permette al Bob di frenare e rallentare la propria corsa.
Insomma, uno sport adrenalinico che lascia incollati alla televisione milioni di persone.