Mistero Djokovic, il serbo sorprende tutti con un misterioso oggetto sul petto: cosa nasconde il cerotto e a cosa serve.
Cos’hanno in comune Novak Djokovic, uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, e Tony Stark, alias Iron Man, uno dei supereroi della Marvel più amati da grandi e piccini? Un segreto all’altezza del cuore. Se quello di Stark è stato però più volte spiegato all’interno di film, fumetti e produzioni editoriali da parte dei creatori del noto personaggio, quello di Nole è decisamente più misterioso, ha fatto la comparsa solo al Roland Garros e ha subito creato le più straordinarie ipotesi da parte del pubblico e degli addetti ai lavori.
E questa, in fin dei conti, non è una novità. Novak è da sempre stato uno degli atleti più controversi del circuito, per le sue scelte etiche, biologiche, per la sua dieta alternativa o, ad esempio, per la sua decisione di non sottoporsi al vaccino contro il Covid negli scorsi anni.
Stavolta però a creare scalpore non è stata una bottiglietta, come quella protagonista di un giallo lo scorso anno a Wimbledon, e tanto meno una questione legata ai vaccini, bensì un cerotto. Una vera e propria new entry nei vezzi di Nole, notata dai fan più attenti durante un cambio campo, quando il tennista serbo, nel match giocato negli ottavi di finale contro Varillas, ha deciso di cambiarsi la maglietta. Cosa nasconde quel cerotto sul petto e a cosa può servire? La risposta, incredibilmente, arriva dall’Italia.
Le ipotesi si erano sprecate riguardo non tanto al cerotto, quanto a quella specie di bottone che sembra essere nascosto dal cerotto sotto il cerotto. Qualcuno aveva pensato, ad esempio, potesse trattarsi di un magnete al neodimio, utilizzato in campo medico per aiutare a ridurre le conseguenze di ematomi, lesioni o semplicemente dello stress. Invece, si tratterebbe di un prodotto italianissimo realizzato dalla veneta Tao Technologies srls.
Nel dettaglio si tratta di un prodotto di nanotecnologia incredibilmente efficiente, in grado di aiutare l’atleta a dare il meglio di sé sul campo. In che modo? Lo ha spiegato la stessa azienda in un comunicato ufficiale. In pratica, l’oggetto misterioso nutre il corpo con lunghezze d’onda di luce terapeutica. E lo fa senza rilasciare alcuna sostanza chimica e senza avere effetti collaterali.
Indossabile facilmente sotto i propri indumenti, anche ogni giorno, viene alimentato dal sole e dal calore del corpo e garantisce trattamenti di 720 ore ogni mese. Utilizzato già da altri atleti, tra cui il ciclista Andrea Pasqualon e la triatleta Sofia Teso, è stato per la prima volta adottato da un personaggio mediaticamente così importante proprio in questo Roland Garros da Djokovic. E considerando il costo non proibitivo (circa 350 euro) e i risultati finora entusiasmanti di Novak in campo, c’è da credere che possa trattarsi di una vera svolta per l’azienda veneta. Che stiano per diventare la risposta della realtà alle Stark Industries?
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