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Eroi moderni

Djokovic nella storia: quali sono gli atleti più vincenti?

Il nuovo re

Djoko, partita, incontro.  Nole Djokovic è nella storia. Con il netto successo su Ruud nella finale del Roland Garros, il tennista serbo entra nel mito dello sport: 23 titoli Slam, record suscettibile di variazione verso l’altro con la possibilità di centrare il Grand Slam, settimana numero 388 da numero 1 al mondo con vista sulle 400. Probabilmente non è il più elegante, né il più tecnico, ma i numeri dicono che è il tennista migliore di sempre. E chi sono quelli degli altri sport?

La tigre del green

Restando in ambito attrezzo sportivo, dalla racchetta si passa alla mazza da golf. In questo senso, Tiger Woods è senza dubbio il migliore di tutti i tempi: venti anni di carriera, 110 tornei professionistici, 15 major, prima posizione del ranking mondiale per 683 settimane, di cui 281 consecutive. Ancora oggi, è l’unico a ad aver vinto tutti e quattro i tornei major dell’era moderna nell’arco di un singolo anno.

Il cannibale

Passando al ciclismo, anche qui poche discussioni: Eddy Meckx, per tutti, il Cannibale. Il ciclista belga è il corridore più vincente della storia del ciclismo: cinque edizioni del Tour de France (1969, 1970, 1971, 1972 e 1974) altrettante del Giro d’Italia (1968, 1970, 1972, 1973 e 1974) e una Vuelta 1973. A questo curriculum si aggiungono 4 campionati del mondo, ventisette classiche di cui 19 monumento.

Un Ago per cucire la storia

Dalle due ruote a pedali a quelle a motori: Giacomo Agostini, è l’eccellenza italiana del motociclismo. Valentino Rossi ha maggiore notorietà anche per una memoria storica più recente, ma non ci sono confronti dal punto di vista dei titoli: il centauro bresciano, classe 1942, ha portato a casa 15 titoli mondiali.

Il Kaiser della F1

Immagine | Ansa

Pari merito, sette titoli mondiali, per Lewis Hamilton e Michael Schumacher, ma le vittorie, oltre a contarsi, si pesano: e il tedesco ha costruito i propri mondiali sia con la Benetton Renault sia con la Ferrari e a bordo di monoposto non nettamente superiori alla concorrenza. Ancora oggi è considerato il più grande di tutti i tempi.

L’uomo del ghiaccio

Passando alle discipline invernali, Ingemar Stenmark è l’uomo capace di piantare la bandiera della Svezia in cima allo sci alpino. Signore indiscusso e indiscutibile delle nevi, è il primatista assoluto dei titoli vinti: 86 successi in Coppa del Mondo. 46 in slalom gigante e 40 in slalom speciale. Il suo palmares è ricchissimo: due titoli olimpici, cinque iridati, tre Coppe del Mondo generali e quindici di specialità.

Il mr money del ring

 Floyd Mayweather, al secolo “Money”: uno dei pugili più grandi di tutti I tempi. Basti pensare al suo record: 50 incontri e altrettante vittorie. Un cammino immacolato che, secondo gli studi di specialità, argomento particolarmente scivoloso, lo colloca davanti a Manny Pacqu Pacquiao e Carlos Monzon.

L’uomo volante

Michael “Air” Jordan. Personaggio controverso, ma cestista di assoluto spessore. Anche nell’ambito del parquet il terreno è particolarmente… scivoloso ma i numeri sono dalla sua parte e, nel suo arco temporale, non ha avuto rivali: Campione Ncaa nel 1982. In NBA, sei titoli con i Chicago Bulls. E per chiudere, doppio Oro olimpico a Los Angeles 1984 e a Barcellona 1992.

La perla nera

Edson Arantes do Nascimento, meglio noto (anche se quel soprannome non gli piaceva) come Pelé. Basta la parola: calciatore di assoluto spessore, considerato il più grande di tutti i tempi. Chi ne contesta la grandezza, sfogli l’albo d’oro dei Campionati del Mondo: il Brasile ne ha vinti cinque, ma più della metà portano la firma della “perla nera”, unico a vincere tre titoli mondiali nel  1958, 1962 e 1970.

Il migliore di tutti

Immagine | Epa

Il migliore di tutti? Ci si mette tutti d’accordo con Michael Phelps: passato alla storia dello sport come lo “squalo di Baltimora”, il nuotatore statunitense è ampiamente riconosciuto come miglior nuotatore e come sportivo migliore di tutti i tempi.  A sostegno della tesi, 28 medaglie olimpiche (di cui 23 ori) e 33 titoli mondiali.

 

 

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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