La neve di Kvitfjell, in Norvegia, si tinge di azzurro. Straordinaria doppietta in tre giorni per Dominik Paris. Il campione dello sci azzurro, dopo la vittoria in discesa libera, taglia il traguardo con il miglior tempo anche in SuperG
Dominik Paris trionfa per la seconda volta in soli tre giorni, eguagliando Gustav Thoeni con 24 vittorie in Coppa del Mondo. Questa volta in SuperG, ma sempre sulla neve di Kvitfjell, in Norvegia. Il campione è pronto per le finali di Sun Valley.
La magia dello sci è tornata a brillare grazie a Dominik Paris, che ha regalato ai suoi tifosi un’eccezionale doppietta a Kvitfjell, in Norvegia. A quasi 36 anni, l’atleta altoatesino ha mostrato una forma fisica e una determinazione che sembrano non conoscere età, conquistando il secondo successo in 72 ore. Con questo trionfo nel SuperG, Paris ha messo fine a un lungo digiuno nella specialità, durato sei anni, dal momento che l’ultima volta che aveva vinto era stato alle finali di Soldeu nel marzo del 2019.
Paris ha dimostrato di essere un maestro nella scelta dei materiali e nella preparazione della gara, elementi cruciali per affrontare una pista che gli piace molto e conosce a menadito. La sua prestazione è stata caratterizzata da una velocità impressionante, raggiungendo il picco massimo di 109,30 km/h. Con un tempo finale di 1’08″98, ha battuto sul traguardo lo sciatore canadese James Crawford di 38 centesimi e lo sloveno Miha Hrobat di 47 centesimi. Appena fuori dal podio, quarto, lo svizzero Marco Odermatt. In un contesto competitivo dove tutto può fare la differenza, la precisione e la sicurezza di Paris sono state evidenti, rendendolo un vero e proprio dominatore della gara.
La prestazione di Paris a Kvitfjell non è stata solo una vittoria personale, ma un traguardo significativo nella sua carriera. Con questo successo, ha raggiunto il traguardo dei 24 successi in Coppa del Mondo, eguagliando il leggendario Gustav Thoeni, uno dei nomi più illustri dello sci italiano. “Raggiungere il mio compaesano è un piacere”, ha commentato Paris con umiltà e gratitudine, dimostrando rispetto per i grandi del passato. Tra questi ultimi ovviamente figura anche Alberto Tomba, il quale nel suo palmarès in Coppa del Mondo annovera addirittura 50 vittorie.
L’evoluzione di Dominik Paris è stata evidente anche nelle sue prestazioni recenti. Già a Crans Montana, dove si era piazzato terzo, si era intuito che stava tornando ai vertici della disciplina. Il successo a Kvitfjell è dunque il risultato di un percorso di crescita e adattamento, dopo un inizio di stagione deludente. La sua determinazione a lavorare sui materiali e a ritrovare la fiducia è stata fondamentale per il suo ritorno al vertice.
L’analisi della gara di Kvitfjell rivela anche le insidie che gli sciatori devono affrontare. La competizione è stata ridotta e accorciata per via della presenza di nebbia, una condizione che ha reso ancora più difficile la gestione della velocità e delle traiettorie. Nonostante ciò, Paris è stato in grado di affrontare la prima parte del tracciato con una velocità travolgente, per poi gestire il resto della gara con saggezza. L’abilità di controllare la velocità e di ottimizzare la performance in condizioni di sfida è ciò che distingue un campione da un atleta comune.
Con la mente rivolta verso le finali di SuperG a Sun Valley e le prossime Olimpiadi invernali in programma tra circa un anno a Bormio, dove Paris avrà l’opportunità di competere in un clima di entusiasmo e aspettative che si fa palpabile. L’azzurro ha dimostrato di avere ancora molto da dare, non solo per la sua carriera, ma anche per il movimento sciistico italiano che guarda a lui come a un simbolo di resilienza e passione.
In sintesi, la vittoria di Dominik Paris a Kvitfjell rappresenta non solo un trionfo personale, ma un importante passo avanti per la sua carriera e per il panorama sciistico italiano. Con 524 punti nella classifica generale della Coppa del Mondo e 262 punti nella Coppa di SuperG, Paris si posiziona al nono posto nella classifica generale (dove lo svizzero Odermatt è primo con 1516 punti, ndr) e in quarta posizione nella Coppa SuperG (qui Odermatt è primo con 491 punti, ndr), dimostrando che il suo spirito competitivo è più vivo che mai.
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