DOPING. Anche la riunione del Cio di Losanna, indetta oggi con urgenza per parlare del caso Russia, ha confermato la sentenza che toglie a Mosca un vero e proprio bancomat di medaglie olimpiche: la federazione dell’atletica leggera di quel paese resta out per i Giochi di Rio de Janeiro. Non restano fuori, invece, coloro che mostrano e mostreranno di essere puliti con i test necessari e questo vale per i russi così come per i membri dell’altra federazione nel mirino, vale a dire quella keniana. Naturalmente sono scattate le polemiche per la conferma della decisione che ha fatto gridare da più parti alla violazione dei diritti umani. La Duma russa, dopo aver condannato la cosa, ha parlato della voglia di indire delle Olimpiadi parallele durante il periodo di Rio per protesta.
Oggi, intanto, Elena Isinbayeva, la zarina del salto con l’asta, dopo il ritorno in pedana ai campionati russi con le qualificazioni di ieri e la finale di oggi (un ottimo 4.90 per lei), ha parlato della cosa, della sospensione che la vedrebbe fuori dai Giochi per quella che lei sogna essere la conclusione più giusta della sua carriera, per ora vietata. “Io ho deciso di fare ricorso al Tas e se vincerò potrò andare in Brasile”, ha detto la star dell’atletica russa che ha avuto parole d’apprezzamento anche per Bach il quale, oggi, ha asserito che gli atleti puliti che saranno ammessi ai Giochi lo faranno comunque sotto la bandiera del loro paese e non quella del Cio.
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