CANOTTAGGIO (Chungju). Le finali degli armi non olimpici portano all’Italia ben cinque medaglie e qualche conferma importante: salgono sul gradino più alto del podio l’Otto pesi leggeri di Zaharia, Amarante, Molteni, Barbaro, Oppo, Serpico, Schisano, Di Girolamo, t. D’Aniello e il Due Con di Parlato, Abbagnale, t. D’Aniello. Conquista la medaglia d’Argento il Due Senza pesi leggeri di Martino Goretti ed Elia Luini, uno che di punta o di coppia va sempre a podio; medaglia di Bronzo per il Quattro di Coppia pesi leggeri femminile di Masserano, Marasca, Pollini, Trivella e per quello maschile con Ghidini, Mulas, Cereda, Rigon.
Stamani anche il Doppio assoluto, formato da Romano Battisti e Francesco Fossi è approdato alla finale. Una finale che è arrivata al termine di una regata durante la quale, nei primi 500 metri, la barca azzurra è risalita dalla sesta posizione iniziale alle terza sul traguardo. Una condotta di gara portata a termine sempre in recupero che ha messo a dura prova la coppia azzurra, per metà argento olimpico a Londra 2012 (il doppio d’argento era formato da Romano Battisti e Alessio Sartori allenato da Francesco Cattaneo attuale coordinatore della squadra azzurra). Posizione di attacco, quindi, che gli ha permesso, nella parte finale, di raggiungere la Nuova Zelanda, seconda dietro alla Lituania che ha vinto la semifinale. Un finale che poteva avere un altro epilogo se il capovoga azzurro, guardando la posizione, non avesse deciso di non superare i neozelandesi rallentando anche l’andatura. Tutto è rimandato nella finale, oggi era importante superare lo scoglio delle semifinali.