Chiebuka all’anagrafe, ma per tutti Emmanuel Ihemeje, una storia da dipingere a colori, sognando i cinque cerchi olimpici nella disciplina del salto triplo. E pensare che da piccolo aveva anche… “sbagliato” sport dedicandosi al calcio.
Questione di… abitudine. Di solito chi arriva a Zingonia è destinato al mondo del calcio. Questa volta, però, dal Bergamasco non arriva l’ennesima storia di un promettente calciatore dell’Atalanta, che ha fatto del proprio settore giovanile una inesauribile miniera d’oro. Questo è il profilo di Emmanuel Ihemeje, nato a Carrara nel 1998 e cresciuto a Verdellino. Italiano nato da genitori nigeriani, che il calcio lo ha lasciato abbastanza presto. Piuttosto che rincorrere avversari e pallone, preferisce correre e saltare. E inizia a frequentare a Treviglio i centri giovanili dell’Atletica Estrada, sperimentando diverse discipline. Scartato il mezzofondo, si sposta nel gruppo dedicato a velocità e ostacoli. Al primo test al salto triplo, però, tutti i dubbi sono fugati da una prestazione – monstre. Uno due e tre: fa un salto da 14,99 all’esordio, in indoor, nel 2016. Quanto basta e avanza per chiudere la valigia e andare a disputare gli Under 20 a Grosseto dove si arrampica in finale e chiude al sesto posto.
In occasione de primo europeo, Emmanuel incontra l’uomo che gli cambierà la vita… e la residenza. Con Teddy Tamgho è feeling a prima vista. A tal punto da decidere di trasferirsi e vivere a Reims, in Francia. Lasciare casa è una scelta dolorosa, ma che gli giova a livello di risultati e di formazione. Emmanuel arriva immediatamente a 16,28 e all’inizio del 2020 raggiunge la famiglia a Los Angeles per dedicarsi agli studi di Biologia alla California State University di Northridge. La pandemia ne frena l’ascesa. Limitarsi negli allenamenti, inevitabilmente è un problema che si lascia alle spalle con il coach Robert Johnson. Nel 2021 arrivano una serie di risultati eccellenti.
Titolo Ncaa al coperto con 17,26. Quindi finale olimpica all’esordio in Nazionale. Si conferma nel 2022 nel Ncaa indoor e centra anche un quinto posto ai mondiali. Nell’autunno dello scorso anno decide di tornare a Los Angeles e affidarsi alle cure di Tyree Price. Ancora una volta la scelta si rivela assai azzeccata. Qualche settimana fa, infatti, Ihemeje è riuscito nell’impresa di firmare la miglior prestagione stagionale nel salto triplo in occasione del proprio esordio stagionale, rendendosi protagonista di un salto da 16,99 metri. La strada per arrivare a Parigi è ancora lunga, ma il percorso intrapreso è certamente quello giusto.
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