Impresa per Sara Errani, la quale è rinata dopo il dramma, andiamo a vedere com’è cambiata la tennista emiliana dopo un periodo alquanto complicato.
Una carriera da assoluta protagonista, poi però il meccanismo si è inceppato e per lei sono stati anni molto difficili, ma non tutto è perduto, come hanno dimostrato i risultati recenti.
Cresciuta nel momento maggiormente fertile del tennis italiano, Sara Errani si è ritrovata a diventarne protagonista insieme alle più esperte Francesca Schiavone, Flavia Pennetta e Roberta Vinci, quest’ultima spesso sua compagna di doppio. Quando le sue colleghe hanno smesso, sembrava potesse diventare lei la trascinatrice del movimento tennistico tricolore.
Pur non dotata di talento tecnico e fisico, la bolognese si è contraddistinta per diverso tempo attraverso la sua tenacia ed intelligenza nell’affrontare le partite, tanto da aver conquistato 9 successi nel circuito maggiore ed una finale al Roland Garros, senza dimenticare i diversi titoli in doppio e l’ottenimento del quarto posto nel ranking Wta, miglior piazzamento di sempre per una tennista nostrana al femminile.
Quando la sua carriera sembrava spianata verso l’alto, qualche infortunio e controprestazione ne vanno a limitarne il rendimento, ma nel 2017 arriverà per lei la notizia della positività al controllo Antidoping ed il conseguente stop dall’attività agonistica.
La sostanza riscontrata era il letrozolo, la tennista ha poi precisato come il farmaco fosse assunto dalla madre per combattere un tumore. Ne seguirà un periodo di sospensione, per poi essere in parte accolto, ma il rientro la riporterà ad un livello lontano dai tempi migliori.
Nel giugno 2018 arriverà il Lodo dell’Appello al Tas, secondo cui l’emiliana sarà costretta a stare ferma, visti gli 8 mesi di squalifica. Le stagioni successive saranno una lotta per rientrare nei tabelloni dei vari tornei, ma la volontà di essere protagonista nel mondo del tennis è rimasta intatta.
Compiuti lo scorso 29 aprile i 36 anni di età, Sara Errani è ritornata tra le prime 100 della classifica WTA, ed ha avuto modo di accedere al tabellone principale del Roland Garros. A Parigi, il suo esordio non sembrava dei più semplici, oltre all’avversaria di caratura come la Teichmann, era arrivata nella notte la notizia della nonna venuta a mancare. In campo, la tennista italiana è riuscita però a vincere contro la svizzera, con la dedica speciale a fine partita e le lacrime. Chissà se la sua carriera potrà portare in dote ancora qualche altra emozione come quella vissuta in questi giorni a Parigi, a dimostrazione di come nello sport e nella vita non ci si debba mai arrendere.
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