PALLACANESTRO (Lubiana). Fa decisamente più male che la sconfitta contro gli ospiti della Slovenia di giovedì, la seconda battuta di arresto nella quale la nazionale di Pallacanestro maschile incappa contro la Croazia. Lo svolgimento della gara è stato la copia carbone della gara contro la Slovenia: azzurri protagonisti nei primi due quarti, una amnesia collettiva nel terzo quarto dove per lunghi minuti non si segna e un tardivo tentativo di rimonta che dimostra, in ogni caso, il grande cuore di questa squadra. Da parte sua la Croazia prima allarga la difesa italiana con i tiri da fuori e poi è devastante sotto i tabelloni dove l’Italia, nonostante un eroico Cusin, è costretta a subire. Alla fine non bastano i 24 punti di Datome e si perde di 8 punti, 76-68, ma si rimane ancora in corsa, grazie all’ottima prima fase, per i quarti di finale che potrebbero arrivare addirittura questa sera se nelle altre partite della giornata dovessero vincere Slovenia e Spagna.
La cronaca (dal sito FIP.it)
Partenza contratta da entrambi i lati, con errori sotto tutti e due i tabelloni. Immediato il gran lavoro di Cusin sul gigante Ante Tomic (217 cm). L’Italia parte in confidenza con i suoi uomini chiave e anche se il punteggio rimane basso, l’inerzia si fa subito Azzurra (11-6 a metà frazione).
Con la nostra aggressività non lasciamo spazio a Ukic e Bogdanovic per inventare e senza rifornimenti la Croazia si blocca, mentre gli Azzurri vanno a +8 (14-6). In difesa si concede poco e in maniera pulita; quando Datome trova la seconda tripla della sua partita i ragazzi di Pianigiani si arrampicano fino al 17-8 di fine primo quarto. Il pelo nell’uovo di 10 minuti attenti e di grande sacrificio sono i due falli fischiati a Belinelli, come al solito un combattente.
Si riparte col gioco da tre di Draper ma dopo un paio di ottime giocate in difesa l’Italia torna a macinare gioco costruendo un 7-0 pesantissimo con Belinelli, Diener (tripla) e Cusin (24-11 al 14esimo). Rudez dalla lunetta non riesce ad interrompere il flusso Azzurro, anche se costringe Cusin al secondo fallo. Il sussulto croato arriva con Tomic e i primi punti di Bogdanovic (7) fino a quel momento tenuto sotto controllo dalla difesa: biancorossi a -6 (28-22). Ukic e Draper piazzano due bombe che fanno male ma Belinelli si incunea nella difesa croata facendo affibbiare a Tomic il terzo fallo e mandando a segno i liberi del +6 (34-28 al 18esimo). Zoric è più efficace di Tomic tra le torri avversarie ma il numero 14 ai liberi è disastroso. Come lui Bogdanovic e allora Datome può approfittare. Il solito Zoric chiude la frazione 36-31 Italia. Perse diverse occasioni per allungare, con qualche conclusione affrettata di troppo ma i croati sono clienti più che scomodi e le previsioni della vigilia vengono ampiamente rispettate: è battaglia sportiva alla Stozice Arena.
L’inizio del secondo tempo è croato. Il canestro di Cincia arriva tra le onde biancorosse: le triple di Bogdanovic e Simon sono quelle del pareggio e del primo vantaggio Croazia (41-40 al 23esimo). Occorre far quadrato e la bomba di Cincia è il miglior modo per riprendersi dall’assalto avversario ma Zoric pareggia e Bogdanovic da dietro l’arco mette in mostra tutto il suo talento seguito da Simon: Italia sotto 49-43 in un attimo. I croati chiamano a raccolta il gran numero di connazionali venuti a Lubiana e anche oggi, così come contro la Slovenia, giochiamo fuori casa. Scivoliamo fino a -8 e ad aiutarci ci pensa coach Repesa, beccandosi il tecnico un tecnico che ci ridà fiato grazie ai liberi del capitano (51-45). Le percentuali si abbassano e il gap lievita a 12 lunghezze: ultima sirena con la Croazia avanti 57-45.
Tomic e Draper ci mandano a -15 (64-49) ma c’è ancora tempo per reagire: il 7-0 con un super Datome sono manna dal cielo (64-56). Ci proviamo combattendo su ogni pallone e su ogni contatto aggrappandoci al capitano, che si carica la squadra sulle spalle riaprendo il match a 4 dalla fine (67-62). Bogdanovic non sbaglia mai ma Gigi ribatte colpo su colpo e con i liberi di Aradori torniamo a -4 (70-66). Due minuti e mezzo per sperare ma gettiamo all’aria due buoni contropiedi per spaventare i croati. Si rimane fermi a 4 lunghezze con 1:46 sul cronometro. Simon allunga ma Gentile non trova il canestro giusto. Vince la Croazia.