EuroBasket: per l’Italia, Serbia o Lituania

PALLACANESTRO (Lubiana). Si sono ieri decisi i destini del gruppo E della seconda fase dei Campionati Europei di Pallacanestro Maschile. La Serbia, sconfiggendo con il punteggio di 77-65 la Francia, si è assicurata la prima posizione del torneo. I transalpini, miglior attacco del torneo, hanno dimostrato ancora una volta di soffrire quando trovano squadre dai ritmi e dalle difese che li costringono a bassi punteggi e puntualmente la Serbia, con uno straripante Krstic (19 punti 4 rimbalzi 4 assist), è riuscita ad eseguire il compito strappando la vittoria.

La seconda posizione del girone è andata alla Lituania che ha avuto ragione, 70-63, di una indomita Ucraina che fino a questo punto, al pari dell’Italia può essere considerata la sorpresa di questa rassegna continentale. La vittoria è nata sotto i tabelloni dove i lituani sono riusciti a strappare 17 rimbalzi offensivi. Miglior marcatore della giornata l’ucraino Gladyr con 18 punti mentre in campo lituano Kleiza ha messo a segno 15 punti con 5 rimbalzi.

Da queste due partite è uscita la classifica finale del gruppo: dietro la Serbia nell’ordine passano ai quarti di finale Lituania, Francia e Ucraina. Poichè l’Italia, oggi contro la Spagna si giocherà il terzo o il quarto posto nel girone F gli incroci porteranno gli uomini di Pianigiani a trovare nei quarti di finale o la Serbia o la Lituania.

Nella terza, ininfluente, partita di giornata il Belgio ha battuto la Lettonia 60-56

	G	V	P	Fatti	Subiti	Diff	Punti
Serbia	5	4	1	371	343	38	8
Lituania	5	4	1	355	314	41	8
Francia	5	3	2	388	380	8	6
Ucraina	5	2	3	325	364	-39	4
Belgio	5	1	4	318	358	-40	2
Lettonia	5	1	4	362	360	2	2


11-set	14:30	Lettonia – Ucraina	85-51
11-set	17:45	Belgio – Serbia	69-76
11-set	21:00	Lituania – Francia	76-62
13-set	14:30	Lituania – Belgio	86-67
13-set	17:45	Ucraina – Serbia	82-75
13-set	21:00	Francia – Lettonia	102-91
15-set	14:30	Lettonia – Belgio	56-60
15-set	17:45	Ucraina – Lituania	63-70
15-set	21:00	Serbia – Francia	77-65

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.