Si sono conclusi gli Europei Indoor di atletica di Apeldoorn, i quali hanno visto gli azzurri grandi protagonisti. Vediamo nel dettaglio la spedizione italiana

La recente partecipazione dell’Italia agli Europei Indoor di atletica, svoltisi ad Apeldoorn, ha portato a un bilancio di sei medaglie, di cui ben tre d’oro. Questo risultato esalta le potenzialità del movimento atletico italiano, ma non manca di evidenziare anche alcune delusioni, in particolare nel settore del lancio del peso. Tra le stelle della manifestazione, spicca senza dubbio Zaynab Dosso, che ha brillato nella gara dei 60 metri, mentre le aspettative nei lanci sono rimaste deluse. Ma vediamo nel dettaglio il bilancio della spedizione azzurra in Olanda.
Europei di atletica in Olanda: l’analisi della spedizione azzurra
L’Italia si è conquistata un importante secondo posto nel medagliere generale degli Europei di atletica di Apeldoorn, preceduta solo dai padroni di casa, i Paesi Bassi, che hanno dominato con un totale di nove medaglie, di cui sette d’oro. La giornata di sabato è stata straordinaria per la squadra azzurra, con tre podi di grande prestigio. Ma vediamo nel dettaglio quali sono stati i più grandi successi e le delusioni dei nostri atleti in Olanda.
Ad aprire l’argento di Furlani
Mattia Furlani ha aperto le danze per il medagliere italiano con l’argento conquistato nel salto in lungo. Grande gioia, ma allo stesso tempo rammarico per l’azzurro, arrivato a un solo centimetro di distanza, grazie al suo salto di 8,12 metri, dal bulgaro Saraboyukov.
Oro per Any Diaz e Larissa Iachipino
Andy Diaz ha aperto le danze nel salto triplo, conquistando la medaglia d’oro con un eccezionale 17,71 metri, la miglior prestazione mondiale dell’anno. Poco dopo, Larissa Iapichino ha trionfato nella finale del salto in lungo con un balzo di 6,94 metri, riportando l’Italia sul gradino più alto del podio in questa disciplina 27 anni dopo il successo di sua madre, Fiona May, a Valencia nel 1998.
Argento per Matteo Sioli
A completare la giornata di successi è stato Matteo Sioli, che a soli 19 anni ha ottenuto il bronzo nel salto in alto grazie a un salto di 2,29 metri al secondo tentativo, assicurandosi così un meritato posto sul podio.
Zaynab Dosso da sogno: oro e record
Zaynab Dosso ha confermato il suo status di campionessa nei 60 metri, dominando la finale con una performance straordinaria. La velocista azzurra ha affrontato la gara con una preparazione impeccabile, gestendo la tensione pre-gara con grande maestria. Dopo un primo tentativo di partenza annullato, il cuore dei tifosi ha tremato, soprattutto per la presenza dell’agguerrita avversaria svizzera, Mujinga Kambundji. Tuttavia, nella seconda opportunità, Dosso ha dato il massimo, partendo con una reazione fulminea e mantenendo il comando della gara fino al traguardo.
Il suo tempo di 7”01 non solo le ha garantito la medaglia d’oro, ma ha anche frantumato il precedente record italiano, segnando una pietra miliare nella sua carriera. Al termine della gara, Dosso ha espresso la sua gioia: “Sono molto felice, volevo questo oro. Sono contenta di avere retto dal punto di vista mentale. Quando entro in pista ho come obiettivo di arrivare sempre al primo posto. Era il mio sogno e l’ho conquistato”. La sua vittoria è un segnale incoraggiante per il futuro dell’atletica italiana, in vista delle prossime competizioni internazionali, dove si prevede di rivederla in azione, magari anche sui 100 metri.
Bronzo per Andrea Dellavalle
A completare il medagliere c’è il bronzo di Andrea Dellavalle, conquistato nel salto triplo grazie a un salto di 17,19 metri.
Disastro nel peso: neanche finale per Fabbri
Se da un lato l’oro di Dosso ha esaltato gli animi, dall’altro il settore dei lanci ha vissuto una giornata da dimenticare. Leonardo Fabbri, uno dei maggiori esperti del getto del peso, ha deluso le aspettative, fallendo l’accesso alla finale. Nonostante i suoi precedenti stagionali promettenti, con lanci regolarmente sopra i 22 metri, la sua prestazione ad Apeldoorn è stata ben al di sotto delle sue possibilità. La serie di nulli e un miglior lancio di 19,72 metri non sono stati sufficienti per qualificarsi, lasciando Fabbri visibilmente frustrato.
Anche il suo compagno di squadra, Zane Weir, ha avuto una gara disastrosa, chiudendo con un lancio di 19,57 metri, che lo ha collocato all’ultimo posto. Inaspettatamente, il miglior azzurro della competizione è stato Nick Ponzio, che ha ottenuto un sesto posto con un lancio di 20,26 metri. Le aspettative erano alte per Fabbri e Weir, che fino a quel momento avevano mostrato un’ottima forma durante la stagione, ma la pressione e le condizioni di gara hanno giocato un ruolo decisivo in questa deludente performance.
La soddisfazione del presidente Mei
Nonostante le delusioni nel settore del peso, il presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal), Stefano Mei, ha espresso soddisfazione per i risultati complessivi della squadra. “Abbiamo dato l’ennesima dimostrazione di quanto il movimento sia compatto. Abbiamo presentato una squadra eccezionale, con tanti nomi nuovi“, ha dichiarato Mei, riflettendo sulla crescita e il rinnovamento dell’atletica italiana. La vittoria di Larissa Iapichino, giovane promessa dell’atletica, ha segnato un momento di grande gioia, coronando un lungo inseguimento di successi a livello senior dopo i trionfi nelle categorie giovanili.
Mei ha poi messo in evidenza il lavoro di sviluppo del settore giovanile, sottolineando come le scelte fatte negli ultimi anni stiano iniziando a portare i loro frutti. “Abbiamo lasciato a casa tanti giovani che spingono. È un lavoro che ha richiesto tempo e risorse, ma che adesso sta mostrando i risultati attesi”, ha affermato, aggiungendo che la crescita dell’atletica italiana è un segnale positivo per il futuro dello sport nel nostro paese.