Velocissimi i 200 rana vinti dalla russa Yulia Efimova col record del mondo di 2’14″39, ma bravissime anche le atlete italiane entrambe sotto al precedente primato italiano di 2’21″82 che aveva stabilito Chiara Boggiatto il 22 novembre 2009 agli assoluti di Riccione: era dei costumi gommati. Giulia De Ascentis si piazza quarta in 2’20″93, dopo aver già portato il personale in batteria sul 2’22″95; Lisa Fissneider è quinta in 2’21″18, con un miglioramento di oltre un secondo dopo aver ritoccato tre volte il record italiano dei 50 rana sino all’ottavo posto in finale in 30″39.
Si ferma ai piedi del podio il sogno di medaglia di Niccolò Bonacchi e Stefano Mauro Pizzamiglio, entrambi al quarto posto in 23″55 nei 50 dorso. Dal bronzo li divide un decimo a vantaggio del bielorusso Pavel Sankovich. Oro al francese Jeremy Stravius in 23″19, seguito dal tedesco Christian Diener, argento in 23″38. Sfugge il podio anche alla staffetta mixed mista, che porta il record italiano sull’ 1’39″68 e si piazza ai piedi del podio con 14 centesimi di svantaggio sulla Repubblica Ceca, terza. Al record del mondo la Russia in 1’37″63, seguita dalla Germania in 1’39″32. L’Italia cambia tattica e atleti, ad eccezione di Francesco Di Lecce confermato nella frazione a rana. Poi Niccolò Bonacchi prende il posto di Elena Gemo e nuota i primi 50 in 23″63; Di Lecce dà il cambio in 26″06, tre centesimi meglio delle batterie; Ilaria Bianchi nuota in 26″04 perdendo due decimi che si rivelano pesantissimi; Erika Ferraioli chiude in 23″98 al posto di Federico Bocchia.
Quinto posto in 58″76 per Elena Gemo nei 100 dorso vinti dalla danese Mie Nielsen col record europeo di 55″99. Il podio resta ad oltre un secondo e mezzo; quinta anche Silvia Di Pietro nei 50 farfalla col tempo di 25″99, sette centesimi peggio del primato personale stabilito in semifinale. Il podio è troppo lontano, ben sette decimi mentre la vittoria è andata alla svedese Sarah Sjoestroem in 24″90, record dei campionati. Non riesce il colpo a Matteo Rivolta che, dopo aver portato il record dei 100 farfalla sul 50″44 il 17 novembre scorso, dopo averlo già ritoccato tre volte nelle tre settimane precedenti, si ferma sul 50″90 per il settimo posto. Nono Piero Codia in 51″33. Vince il russo Evgeny Korotyshkin 49″68, unico atleta sotto i 50 secondi.
Qualificati alla finale dei 100 stile libero sia Marco Orsi sia Filippo Magnini. Lo sprinter di Budrio – già d’Argento nei 50 stile libero e con la staffetta 4×50 mista – firma il primo tempo delle semifinali portando il primato personale con costume in tessuto sul 46″64 (21″96 ai 50) ed avvicinando il personale gommato di 46″55. Quinto Re Magno in 47″05. Tra loro i russi Vladimir Morozov e Daniil Izotov, col secondo e quarto tempo in 46″66 e 46″96, e il francese Fabien Gilot col terzo tempo in 46″91.
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