TUFFI (Rostock). Noemi Batki è ottava nella finale dalla piattaforma ai Campionati Europei di Rostock con 284.95 punti. La venticinquenne nata a Budapest ma triestina d’adozione, tesserata per Esercito e Triestina Nuoto ed allenata dalla madre Ibolya Nagy, ha sporcato due tuffi nella serie finale che non gli hanno consentito di giocarsi la medaglia: il doppio dalla verticale e il triplo e mezzo ritornato (secondo e quarto). Poi la chiusura con un buon doppio e mezzo rovesciato che gli ha dato 24 punti più delle eliminatorie non sufficienti per raggiungere il podio. L’azzurra ha vinto quattro medaglie europee dopo l’oro di Torino 2011, l’argento di Eindhoven 2012 e Budapest 2010 nella piattaforma individuale e il bronzo di Eindhoven 2008 nella piattaforma sincro con Tania Cagnotto.
Oro all’ucraina Iuliia Prokopchuk con 373.30 punti, che bissa il successo dello scorso anno ad Eindhoven 2012; seconda Yulia Koltunova (argento olimpico ad Atene 2004 nella piattaforma sincro, otto medaglie europee con il doppio oro da 10 metri e sincro a Torino ’11) con 371.10, terza la tedesca Maria Kurjo (bronzo a Eindhoven ’12) con 323 punti.
“Oggi non potevo fare di più – spiega la venticinquenne azzurra – stare sotto i 300 punti non è da me, ma vengo da un periodo stressante dopo le World Series con sei tappe cui ho partecipato in giro per il mondo. Qui sono un po’ scarica adesso ho bisogno di riposo per ricaricarmi verso il mondiale. Nel triplo e mezzo sono partita bene ma ho messo troppa forza e sono entrata abbondante. Questi europei sono una tappa di avvicinamento verso la prova iridata ed è meglio sbagliarla qui la gara che a Barcellona”. Ibolya Nagy analizza la prestazione della figlia: “Me l’aspettavo e sapevo che Noemi è giunta qui scarica dopo il tour de force delle World Series. Gareggiare aiuta a livello mentale ma se non hai la forza fisica di base è difficile ambire a grandi traguardi. Ora serve riposo e una nuova preparazione fisica in questo mese che ci precede dal mondiale”.
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Fonte: Federnuoto