Si è da poco concluso un altro fine settimana di gara piuttosto di fuoco. Il Gran Premio di Shanghai ha visto ancora una volta primeggiare il campione del mondo in carica Max Verstappen ma dietro di lui gli altri piloti si sono dati del filo da torcere, sia fuori che dentro la pista.
Tutto è cominciato con la bagarre Leclerc – Sainz durante la Sprint Race, fino ad arrivare alla gara, in cui Stroll non ha deciso di finire dritto contro il posteriore del tanto amato honey badger, ovvero l’australiano Daniel Ricciardo.
Ma vediamo più nel dettaglio cosa è successo tra i due e ripercorriamo alcuni dei litigi in pista più iconici di sempre.
La lite tra Ricciardo e Stroll
Durante il regime di Safety Car, proprio mentre tutto sembra finalmente andare per il verso giusto a Daniel Ricciardo sulla sua monoposto, ci ha pensato Lance Stroll sulla sua Aston Martin a rompere le uova nel paniere al pilota australiano, tamponandolo e ponendo fine alla sua gara prima del previsto.
Oltre il danno la beffa, perché Ricciardo è stato penalizzato dalla FIA per aver superato Hulkenberg in regime di Safety Car. Ma come l’ha presa il buon honey badger? Le sue parole sono state prive di dolcezza o ironia nei confronti di Stroll:
“Mi stavo lentamente calmando ma poi mi hanno detto cosa pensava Lance dell’incidente. Apparentemente sono quindi un idiota ed è stata colpa mia e questo mi ha fatto ribollire il sangue. È chiaro come il sole quello che è successo, eravamo dietro alla Safety Car e l’unica cosa che doveva fare era guardare le macchine davanti a lui. Sto facendo del mio meglio per non dire quello che voglio dire, ma… che si fo**a, e sono comunque gentile. Non dirò di più, forse quando riguarderà bene l’accaduto allora si prenderà la responsabilità. Se non lo farà non posso aiutarlo. Di sicuro è molto frustrante anche se gli incidenti di gara capitano, ma queste cose non dovrebbero succedere dietro alla Safety Car. Ho anche riguardato il suo on-board e quello che mi fa arrabbiare è che nel momento in cui iniziamo a frenare lui guarda verso destra. Stava pensando alla corda di curva 14, non mi ha neppure visto! Non so cosa stesse facendo o dove fosse la sua testa, ma l’unica cosa che devi fare in quella situazione è preoccuparti della macchina davanti. Chiaramente lui non l’ha fatto”
Insomma, Ricciardo non l’ha presa bene ma questo battibecco in pista non può fare a meno di ricordarci alcuni episodi passati in cui l’adrenalina della corsa ha alimentato le tensioni. Sì, stiamo proprio per citare il primo nome che vi sarà venuto in mente leggendo queste poche righe di antefatto: Max Verstappen che, come ben sapete, ha qualche problema a gestire la rabbia.
Max Verstappen e i suoi diverbi con i piloti
La guida aggressiva di Max in pista è un riflesso del carattere sicuramente forte del pilota olandese e i suoi trascorsi con i piloti ne sono un chiaro esempio.
Max Verstappen vs Ocon
Come dimenticare il 2018 quando Max Verstappen ha spintonato e chiamato “Pu**y” il povero Ocon per averlo urtato in pista nonostante fosse un doppiato e dovesse farsi da parte? Episodio che è costato al pilota un paio di giorni di lavori socialmente utili.
Per non parlare del 2022, quando il testa a testa con Hamilton ha tenuto incollati alla tv milioni di spettatori ma non sono certo mancate le tensioni tra i due piloti, tra cui non corre buon sangue dopo il mondale del 2021. Questa volta Max non è arrivato alle mani, ma il contatto c’è stato eccome e ripetutamente con la Mercedes di Hamilton:
“Non c’era alcuna intenzione da parte sua di lasciarmi spazio. Volevo un confronto pulito. Ma se il mio avversario desidera altro…allora rischiamo di uscire di scena entrambi.”
Litigi storici del passato
Tra i diverbi più celebri della storia, vogliamo ricordarvene quattro in particolare:
- Serra vs Boesel: correva l’anno 1982 e le qualifiche del GP del Canada sono state tutto fuorché tranquille. Pare infatti che Chico Serra è stato ostacolato dal connazionale Raul Boesel e il diverbio a bordo pista si è trasformato rapidamente in una rissa a tutti gli effetti.
- Piquet vs Salzar: nel 1982 al GP di Germania, Piquet viene tamponato da Salazar ed entrambi sono costretti a ritirarsi. Piquet rifiuta le scuse di Salazar e comincia a colpirlo con calci e pugni mentre indossano ancora i caschi.
- Prost vs Senna: nel 1989 i due si contendono il titolo e la loro poca simpatia reciproca si trasforma in un vero e proprio scontro senza esclusione di colpi. Per un incidente, il titolo mondiale se lo aggiudica Prost ma la loro rivalità andrà avanti per cinque anni. Il clima tra loro torna sereno solo nel ’93 dopo il ritiro di Prost nella F1. Tra i due piloti, però, il rispetto non sembra essere mai mancato, infatti dopo la tragica morte di Senna un anno dopo a Imola, Prost non esiterà nel definire il defunto Senna come “il più grande”.
- Schumacher vs Coulthard: Michael Schumacher nel 1998, durante il GP del Belgio, entra in collisione con la monoposto di David Coulthard per un errore di quest’ultimo. Si trattava di un momento della gara decisivo per Schumi ma Coulthard non lo ha lasciato passare nonostante fosse un doppiato, facendolo finire fuori pista. A fine gara Schumacher corre verso i box McLaren ma viene fermato prima di mettere le mani addosso a Coulthard.
Insomma, potremmo andare avanti all’infinito a raccontare di attriti di gara ma questo sicuramente non ci sorprende. D’altronde, per essere un vero pilota di Formula 1 non possono mancare fame di vittoria, determinazione e un pizzico di arroganza ed egoismo, perché ad alzare la coppa di campione del mondo alla fine dell’anno è uno solo e non c’è spazio per gentilezze e carniere, nonostante il rispetto reciproco non debba mai mancare.
Stupisce, tuttavia, che il buon Daniel Ricciardo abbia tirato fuori gli artigli. Ma trattandosi di un periodo complicato della sua carriera possiamo capire che non abbia preso bene la svista di Stroll…
Ad ogni modo, non ci resta che vedere quanti altri scontri di fuoco ci regalerà questa stagione che fin dall’inizio sta regalando colpi di scena piuttosto interessanti.