BARCELLONA 2013. Scesa questa mattina in gara, un po’ a sorpresa, nelle batterie dei 200 metri stile libero e stampato con 1’56″79 in ogni caso il suo decimo miglior tempo in carriera con il costume in tessuto, Federica Pellegrini è costretta, pur “divertendosi”, a fare sul serio nelle semifinali del pomeriggio. Sfuggita fino a ieri sera alle pressioni, oggi è inseguita dalle telecamere personalizzate della RAI: la si vede in vasca di riscaldamento, sul lettino del massaggiatore, di fronte al monitor a seguire la finale dei 200, fascino della distanza, maschili con l’incoronazione di Yannick Agnel.
Ora Fede è in camera di chiamata mentre l’aperitivo è rappresentato dalla prima semifinale, importante per capire quanto sia alta l’asticella da valicare e per conoscere il destino di Alice Mizzau. Parte a palla la cinese Qiu con a ruota la esuberante Katinka Hosszu di questi Mondiali. Aggrediscono l’ultima vasca in cinque sulla stessa linea, vince lo Costa Schmid in 1’56″19, la quarta è la Hosszu in 1’56″80, la quinta la olandese Heelmskerk in 1’56″98. Alice Mizzau è buona sesta ma in 1’58″05.
Sulla carta la finale si può raggiungere senza troppi patemi, potrebbe addirittura bastare la prova della mattinata. Federica Pellegrini lascia sfogare Muffat, Franklin e Sjostroem. E’ quarta ai 100 metri, ancora quarta ai 150, poi mette le gambe e va a vincere la semifinale: 1’55″78, il ruggito della leonessa. Il suo terzo tempo di sempre in tessuto, due anni in semifinale aveva fatto 1’56″42. Domani si può continuare a divertirsi.