Il tennis italiano ha scoperto una nuova leonessa. Federica Urgesi, numero 964 del WTA che però, a dispetto della classifica, ha dato parecchio filo da torcere alla Frech, numero 94 del mondo e decima della teste di serie che ha avuto la meglio sulla giovanissima tennista di Fano, fresca vincitrice degli Open di Australia Juniores in doppio, con un soffertissimo 2-0, maturato 12-10 nel primo set e 6-0, dopo il calo e la comprensibile delusione di Federica, che aveva preso un break di vantaggio in avvio di partita conservandolo fino al 5-3 prima di farsi agganciare e superare al Tie Break.
Una sconfitta che non pesa su una ragazza che sta accumulando esperienza dopo essersi messa parecchio in luce nelle categorie inferiori. L’ultima grande vittoria è arrivata in Australia, negli Open Under 18. Una grande soddisfazione che ha ripagato la giovanissima tennista, classe 2005, dei sacrifici dei primi anni di carriera quando ha lasciato Fano a soli 13 anni per dedicarsi alla racchetta nel centro di preparazione Olimpica di Formia. Dall’Adriatico al Tirreno, per una marchigiana che ha conquistato immediatamente gli addetti ai lavori. Chi la conosce bene, garantisce per lei che alterna e dosa impegni nei circuiti Junior. Al netto della sua affermazione in Australia, la superficie preferita resta la terra battuta, come dimostrano anche i risultati ottenuti in Olanda e a Palermo.
Federica è una promessa che ha anche avuto anche modo di conoscere, al netto della giovanissima età, i problemi legati al tennis, sport che richiede tantissima preparazione fisica e altrettanti sacrifici. Oltre ad aver lasciato casa praticamente poco più che bambina, la ragazza ha dovuto anche affrontare e superare alcuni problemi al polso che l’hanno costretta a guardare giocare le altre per diversi mesi. Un modo anche per allenare l’aspetto mentale. Federica non si è abbattuta ed è tornata immediatamente ai suoi livelli, mettendosi alla prova, anche togliendosi alcune soddisfazioni, con le grandi. Già nel novembre 2021 Federica è riuscita a conquistare punti in almeno tre tornei, ha centrato un quarto di finale e due semifinali nei tre tornei di Solarino, in Sicilia, a cui si è aggiunto il titolo in doppio con Denise Valente. A Melbourne ha brillato. A Roma, ruggito prima di arrendersi. La sensazione è che questa ragazza possa ancora dire e dare molto al tennis italiano che mai come in questi anni sta trovando una dimensione sempre più importante. Non resta che vincere…
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