Figuraccia Senna, ecco cosa ne pensano i parigini. “Hidalgo coraggiosa a tuffarsi, io non mi bagnerei. Un vero peccato per le Olimpiadi”
La gara del triathlon alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata rimandata solo di un giorno: gli organizzatori hanno dato il via libera e i livelli inquinanti del fiume Senna sono nella norma.
Ciò però non ha cancellato l’imbarazzo e la rabbia dei parigini, i quali hanno dovuto fronteggiare la vergogna per la situazione lungo la Senna che, dopo 100 anni di non balneabilità, l’organizzazione delle Olimpiadi ha deciso di investire una cifra stimata sui 1,4 miliardi di Euro per bonificarla e organizzare alcune gare.
Figuraccia balneabilità della Senna, ecco cosa ne pensano i parigini
La risposta parigina sulla balneabilità della Senna e sulle gare posticipate è eterogenea. C’è chi risponde con ovvietà: “Ogni volta che ci sono delle piogge forti a Parigi diventa un problema per la Senna, vedremo se verranno posticipate o meno (le gare ndr)”, e chi invece racconta delle sue avventure di balneazione: “Da bambino ho fatto il bagno nella Senna a Fontainebleu, ma non penso che qui sia così pulita. Il problema maggiore è la pioggia che trascina tutta la sporcizia sulle strade e nell’acqua. È davvero un peccato per i Giochi Olimpici perché non c’è un’altra soluzione per il triathlon, se si fanno solo la bici e la maratona mancherebbe qualcosa. È un peccato perché qui il panorama è bellissimo».
Nuotare nelle acque della Senna, se i livelli di batteri come l’Escherichia Coli sono troppo elevati, potrebbe rappresentare un rischio per gli atleti e aumenterebbe il pericolo di contrarre malattie gastrointestinali, i cui sintomi includono vomito e diarrea.
«Personalmente, se mi dicessero di bagnarmi qui (nella Senna ndr) non lo farei. Non è una questione di fiducia, ma ci sono troppe cose, troppi batteri», conclude un parigino intervistato da Alanews.