Formula 1

Formula 1: tolleranza zero per le parolacce in pista

Dal 2025, la FIA introduce sanzioni fino a 120.000 euro per i piloti di Formula 1 che usano linguaggio offensivo

Nel mondo della Formula 1, dove la velocità e l’adrenalina dominano, una nuova normativa ha catturato l’attenzione di tutti: la tolleranza zero per il linguaggio offensivo. A partire dal 2025, la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha introdotto sanzioni severe per i piloti che utilizzano espressioni volgari, con multe che possono arrivare fino a 120.000 euro, un mese di sospensione e la cancellazione di punti dalla classifica mondiale. Questa misura ha già generato un acceso dibattito tra i protagonisti del motorsport, alcuni dei quali la considerano eccessiva.

In Formula 1 tolleranza zero per le parolacce in pista

Il primo a subire le ripercussioni di questa normativa è stato il pilota di rally francese Adrien Fourmaux, multato di 10.000 euro per aver usato un linguaggio inappropriato durante un’intervista post-gara. La frase pronunciata, «We fucked up yesterday», ha scatenato una reazione tra i piloti di rally, che hanno denunciato le sanzioni come «inaccettabili». Questo episodio non è isolato: già nel novembre precedente, i piloti di Formula 1 Charles Leclerc e Max Verstappen erano stati multati per espressioni ritenute volgari durante una conferenza stampa.

Formula 1: tolleranza zero per le parolacce in pista – EPA/JOHN MABANGLO – olympialab.com

Nonostante le proteste, la FIA ha mantenuto la sua posizione, rafforzando il codice di condotta. Le nuove regole prevedono:

  1. Multe di 40.000 euro per la prima violazione.
  2. Multe di 80.000 euro per la seconda violazione.
  3. Multe di 120.000 euro per la terza violazione, con possibilità di sospensione e sottrazione di punti.

Queste sanzioni sono notevolmente più severe rispetto a quelle precedentemente inflitte a Leclerc e Verstappen.

Le nuove norme si applicano anche ad altre categorie, come la Formula E e il rally, sebbene le multe nel rally siano più basse, variando da 10.000 a 30.000 euro. Questo ha sollevato interrogativi sull’equità delle sanzioni e sulla loro applicazione.

L’International Sporting Code della FIA definisce l’uso di linguaggio offensivo come una violazione, senza distinguere tra parole volgari e offese dirette. Questa vaghezza ha suscitato preoccupazioni tra i piloti, che si interrogano su quali espressioni possano essere considerate inaccettabili. Inoltre, non è chiaro se le sanzioni si applicheranno anche alle comunicazioni radio tra piloti e team durante le gare.

Le reazioni a queste misure sono varie: molti piloti temono un ambiente eccessivamente controllato che potrebbe limitare la loro libertà di espressione. D’altro canto, la FIA sostiene che tali misure siano necessarie per mantenere un’immagine professionale e rispettosa del motorsport.

Questa nuova politica rappresenta un tentativo della FIA di affrontare un problema che ha profonde implicazioni sulla percezione del mondo della Formula 1. L’attenzione sul linguaggio dei piloti potrebbe riflettere un desiderio di elevare gli standard del motorsport e attrarre un pubblico più ampio, inclusi i giovani e le famiglie.

La questione delle sanzioni per linguaggio volgare è destinata a rimanere al centro dell’attenzione nella stagione, mentre i piloti si adatteranno a questa nuova realtà. La sfida per la FIA sarà trovare un equilibrio tra il mantenimento di un’immagine professionale e il rispetto della libertà di espressione dei piloti, in un ambiente competitivo e ad alta pressione come quello della Formula 1.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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