MOSCA 2013. Un ottimo Matteo Galvan rappresenta l’unica nota positiva della mattinata della prima domenica moscovita dell’atletica. Il ventiquattrenne di Vicenza toglie 20 centesimi secchi al personale terminando al terzo posto la sua batteria in 45.39 (vittoria al brasiliano Henriques, col personale di 45.13). Galvan, che aveva già mostrato agli Assoluti di Milano di aver ormai sviluppato una vera e propria familiarità con la distanza, è ancora una volta molto bravo ad amministrarsi, rimontando nel rettilineo conclusivo e costringendo lo statunitense Arman Hall (personale di 44.82) al quinto posto e quindi all’attesa per il ripescaggio con i tempi. L’azzurro scala anche posizioni nella lista italiana di sempre (guidata da Andrea Barberi, 45.19), passando al decimo al settimo posto, e portandosi a ridosso di almeno altri tre uomini importanti della storia della specialità nel nostro Paese (Nuti ed Attene, 45.35, Vistalli, 45.38).
Il primo turno dei 1500 metri femminili è fatale a Margherita Magnani, che termina subito l’esperienza nel Mondiale. La romagnola è ottava nella seconda batteria in 4:11.15, mancando di non molto l’aggancio alla sesta posizione che le avrebbe garantito la qualificazione diretta alla semifinale.
Esce anche una piangente Chiara Rosa che si ferma al 17.18 del primo lancio nelle qualificazioni del Getto del Peso. E’ solo la ventiduesima misura nella qualificazioni dove sarebbe stato necessario arrivare a 17.87 per accedere alla finale.