Greg Paltrinieri rischia di cadere nella trappola

BARCELLONA 2013. Gregorio Paltrinieri, quinto tempo dell’anno negli 800 stile libero, fila nella sua batteria affiancato a due grandi come Sun Yang e Oussama Mellouli. Ma c’è un problema, il ritmo non è micidiale e quando i due negli ultimi 100 metri salutano la compagnia del diciottenne di Carpi che non è un finisseur, come si direbbe nel ciclismo, Greg si trova in salita a chiudere la batteria, la penultima, al terzo posto in 7’52″33, quattro secondi più lento del suo stagionale. Manca ancora una batteria e, al momento, Paltrinieri ha il quinto tempo e i dieci minuti che passano prima della conclusione sono da fiato sospeso. Fila il canadese Cochrane, fila lo statunitense McBroom, bisogna centrare un tempo tra i primi otto per entrare in finale. Alla fine Paltrinieri tira un grosso sospiro di sollievo: settimo tempo, corsia uno nella finale, ma che rischio.

Chi, invece, rimane fuori è Gabriele Detti, potenzialmente sugli stessi livelli di Greg: ha male alla spalla (anche lui, sigh) e chiude in 7’56″15, undicesimo tempo, tre secondi e mezzo più lento di quanto sarebbe stato necessario per agguantare la finale.

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Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.