Il mondo del ciclismo è ampio e al suo interno ci sono diverse discipline sportive più o meno conosciute. Tra queste la più famosa BMX che da diversi anni ormai fa anche parte dei giochi olimpici (precisamente dal 2008) e solo a partire dalle ultime Olimpiadi di Tokyo 2020 abbiamo potuto assistere anche alle gare di BMX freestyle. Insomma, questa tipologia di sport farà la sua seconda apparizione nei giochi a cinque cerchi, precisamente a Parigi 2024.
Il freestyle BMX nasce nei primi anni ’80, quando le varie acrobazie e i trick cominciavano sempre di più ad essere esplorati e provati. Questa disciplina assomiglia molto allo stile con cui la maggior parte degli americani ha familiarità. Ma la vera peculiarità di questa gara è che diventa importante riuscire a distinguersi dagli altri atleti, cioè eseguire acrobazie o quant’altro che nessun altro corridore può fare.
Ai Giochi di Tokyo per la prima volta erano in programma due specialità: Freestyle e Racing. Anche all’evento a cinque cerchi di Parigi 2024 ci saranno entrambe le discipline. Nello specifico, a noi interessa il freestyle: qui gli atleti gareggiano nella specialità Park, cioè quella in cui sono più importanti le acrobazie che si eseguono rispetto alla velocità. I rider devono eseguire una serie di acrobazie impressionanti in un round di 60 secondi e giudici valuteranno queste ultime con un punteggio.La sede per le gare francesi sarà al Concorde Urban Park e l’intera competizione si svolgerà in due giorni.
Alle Olimpiadi, al momento, l’unica variante presente del freestyle è il Park. Questa è anche l’unica disciplina ciclistica che ha un voto da parte dei giudici. In ogni caso, come abbiamo già accennato gli atleti in gara devono compiere acrobazie saltando su infrastrutture simili a quello dello snowboard. I giudici, di conseguenza, valutano l’originalità delle acrobazie, la difficoltà e naturalmente lo stile dei corridori.
Le altre tre varianti, invece, non hanno ancora avuto la possibilità di essere inserite nelle gare olimpiche. Vediamole di seguito. Partiamo dalla tipologia più pericolosa: Vert. Gli atleti che gareggiano in questa disciplina compiono acrobazie sulla rampa a sezione paraboidale, o meglio conosciuta come Half-pipe da altezze che arrivano e superano anche i 10 metri. Quella street, invece, prende il nome proprio dagli elementi che vengono utilizzati: scale, panchine, marciapiedi. Insomma, qui gli atleti devono inventarsi giri e capovolte utilizzando oggetti del paesaggio urbano. Infine, nel Dirt si utilizza il tracciato delle gare da corsa con una unica differenza: lungo il percorso vengono posizionate delle rampe e il corridore deve sfruttarle per effettuare salti.
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