La Ferrari ha ufficialmente una nuova arma segreta che potrebbe renderla imbattibile in gara e garantirle un vantaggio per il prossimo anno
Uno dei problemi principali della Ferrari di quest’anno è sempre stato il degrado delle gomme. Per quanto i piloti della scuderia si sforzassero di preservarle il più possibile in fase di gara, il degrado era dietro l’angolo.
Grazie ad una nuova sospensione sia le gomme medie che le hard montate sulle monoposto ad Austin si sono conservate in buono stato e hanno giocato un ruolo decisivo nella vittoria di Charles Leclerc e nel secondo posto di Carlos Sainz.
Da cosa è dovuto il degrado gomme?
Nella Formula 1 il degrado gomme è influenzato dal tipo di gomma montata, dalla temperatura dell’asfalto, dal meteo e dal tipo di pista.
Il graining si verifica quando piccoli frammenti di gomma si staccano dallo pneumatico, creando una superficie irregolare. Questo fenomeno accade quando le gomme non riescono a raggiungere una temperatura ottimale o in condizioni di pista scivolosa e il graining diminuisce l’aderenza della gomma sull’asfalto e ne aumenta l’usura.
Il graining è stato uno dei principali nemici per la Ferrari insieme all’usura meccanica, ovvero dall’intensità delle sollecitazioni dovute alle frenate brusche e le curve ad alta velocità che sono inevitabili durante i sorpassi in gara.
Ovviamente, qui entra in gioco anche lo stile di guida del pilota. Leclerc, ad esempio, negli anni passati non è mai stato troppo parsimonioso quando si trattava di preservare la gomma, ma ad oggi ha dimostrato di essere maturato molto a livello di gestione degli pneumatici.
L’enorme passo avanti della Ferrari nella gestione gomme
Per evitare l’usura delle gomme dovuta al graining serve che entrino in temperatura velocemente, anche in caso di gomme hard o medie che di solito impiegano più tempo a scaldarsi a causa del tipo di materiale da cui sono costitute.
Quando si monta questa tipologia di gomma, il pilota sa di non poter spingere al massimo la monoposto fin da subito perché altrimenti si va a produrre graining, e questo è molto limitante.
In fase di gara infatti più è lenta la fase di riscaldamento gomme, più si rischiano di perdere secondi preziosi rispetto agli avversari, per cui l’obiettivo della Ferrari era quello di riuscire a rendere più performanti le gomme nel più breve tempo possibile.
La scuderia di Maranello pare averla trovata, perché Leclerc nel secondo stint di gara ad Austin ha cominciato a spingere al massimo la sua monoposto appena dopo poche curve dal pit stop.
Cosa è cambiato a livello strutturale nella macchina?
Gli ingegneri di casa Ferrari hanno lavorato molto per implementare delle migliorie a questo scopo e pare che finalmente siano arrivati a trovare una soluzione che potrebbe permettere alla scuderia di fare un passo avanti decisivo, specialmente in ottica del 2025. Si tratta di interventi invisibili che riguardano il terzo elemento della sospensione anteriore, e delle migliorie apportate alla cinematica interna.
Dopo queste novità la Ferrari ha dimostrato di essere diventata ancora più competitiva. Non ci resta che scoprire quanto farà la differenza nel campionato che sta giungendo al termine e nel prossimo, la nuova scoperta.