Il tennista altoatesino ha vinto 16 degli ultimi 18 tie-break giocati, dimostrando ancora una volta di avere dei nervi saldissimi
Cosa rende un campione tale? Non esiste un’unica risposta a questa domanda, soprattutto perché di solito il successo di un atleta dipende da una serie di fattori. La predisposizione fisica certamente non guasta, ma serve a poco senza una determinazione incrollabile, dei nervi saldi, la voglia di fare sempre meglio e un pizzico di fortuna (utile soprattutto per ridurre al minimo il numero di infortuni). Nel caso di Jannik Sinner non c’è alcun dubbio che ognuno degli aspetti citati sia presente. Il tennista altoatesino ha dimostrato più volte di avere la stoffa del vincitore e di recente ha dato per l’ennesima volta prova del suo talento vincendo il torneo Australian Open per il secondo anno consecutivo. Il suo asso nella manica contro gli avversari più ostici sembra essere la sua capacità di mantenere il sangue freddo durante i tie-break.
Quando il set arriva sul 6-6, le probabilità che a spuntarla sia Sinner sono molto elevate. Le statistiche non mentono: il tennista altoatesino ha vinto 16 degli ultimi 18 tie-break giocati. Talvolta ne ha persino disputati due nel corso della stessa partita, come contro Zverev in semifinale a Cincinnati o contro Tommy Paul agli ottavi dello Us Open. Anche durante l’Australian Open la musica non è cambiata, come dimostrato dalla sfida al primo turno contro Nicolas Jarry. Dopo che i primi due set si sono conclusi con il 6-6, Sinner ha vinto entrambi i tie-break, dando prova di conoscere bene i punti di forza e le debolezze del suo avversario. Anche contro Ben Shelton è riuscito a spuntarla in modo simile.
Durante la finale contro Alexander Zverev il punto di svolta è arrivato durante il tie-break del secondo set, quando è riuscito a strappare il servizio al tedesco e a portarsi sul 5-4.
Ci sono state solo due occasioni negli ultimi sei mesi e mezzo in cui Sinner ha perso un tie-break. A Shangai, durante i sedicesimi di finale del Masters 100, Tomás Martín Etcheverry è riuscito a strappargli il primo set. Sinner ha comunque vinto la partita, ma la sua prestazione è stata sicuramente meno brillante del solito. “È stata una partita difficile. Ho avuto le mie chance nel primo set, poi lui ha giocato un ottimo tie-break. Nel secondo set ero un break sopra, poi ho subito il contro-break, ma successivamente ho trovato il mio ritmo. Lui ha iniziato a servire peggio e sono riuscito a giocarmi i game in risposta”, ha raccontato Sinner al termine dell’incontro.
Durante la finalissima dell’ATP Pechino, invece, è stato Carlos Alcaraz ad avere la meglio durante un tie-break e ad aggiudicarsi la partita. A oggi, quella del 2 ottobre 2024 contro lo spagnolo è stata l’ultima sconfitta di Sinner, che da allora ha dato il via a un incredibile serie di vittorie (21 a oggi, 29 gennaio 2025) e si è portato a casa il Masters 100 di Shangai, le Finals a Torino, la Coppa Davis (assieme a Matteo Berrettini) e l’Australian Open.
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