Un sogno che è sfumato: battendo il Canada l’Italia avrebbe potuto spezzare la maledizione in Coppa Davis, con la finale che manca dal 1998 e un’unica vittoria datata 1978 (Panatta e Bertolucci), ma gli azzurri sono stati eliminati a un soffio dall’impresa. La nostra analisi.
Ital-Tennis, esiste una maledizione in Coppa Davis?
Un deja-vu. Nel weekend l’Italia ha vissuto l’ennesimo weekend sfortunato in Coppa Davis, con l’infortunio di Bolelli a spezzare la solidissima coppia del doppio con Fognini e costringere Volandri a schierare un Berrettini al 30%: è nata (anche) così la vittoria del Canada, che poi ha alzato il trofeo per la prima volta nella sua storia. Una competizione che si conferma stregata, la Davis, per i colori azzurri. Il trofeo ha infatti visto la nostra nazionale vivere un’autentica età dell’oro negli anni Settanta, con Panatta e Bertolucci: furono loro, con Corrado Barazzutti (poi capitano dal 2001 al 2021), a firmare la storica vittoria del 1976 nel Cile di Pinochet.
Un successo che resta l’unico nella storia della Nazionale, che ha perso ben sei finali: tre di queste contro l’Australia, che ci ha sconfitto nel 1960 e nel 1961 e nel 1977, evitando la doppietta della nostra squadra d’oro. Panatta, Bertolucci e Barazzutti portarono l’Italia in finale anche nel 1979 e nel 1980, perdendo contro USA e Cecoslovacchia. L’ultima finale, invece, è la più recente: nel 1998 Gaudenzi, Sanguinetti, Nargiso e Pozzi persero contro la Svezia (4-1). Un ko che nacque, in parte, dall’infortunio di Gaudenzi nel quinto set del singolare contro Norman, che privò l’Italia di uno dei suoi big. La finale, per gli azzurri, manca da allora.
Coppa Davis 2022, la finale sfumata per l’Italia
La finale del 1998 fu il preludio al periodo più difficile per l’Italia, che nel 2000 finì col retrocedere dal gruppo mondiale: gli azzurri erano l’unica nazionale a non essere mai “scivolata” dal gotha del tennis. Gli azzurri sono risaliti nella massima serie solo nel 2012, raggiungendo più volte i quarti e conquistando le semifinali nel 2014 (ko con la Svizzera) e quest’anno. Una semifinale, quella col Canada, che era iniziata nel migliore dei modi per l’Italia: Sonego sconfigge Shapovalov in tre set e in una partita interminabile, durata 3h15′, prima che il ko di Musetti contro Auger-Aliassime riporti tutto in parità.
Il doppio è decisivo, ma non c’è Bolelli che ha riportato un problema fisico dopo la vittoria contro gli USA: gioca Berrettini con Fognini e l’Italia affonda, con una coppia poco collaudata che viene sconfitta da Pospisil e Auger-Aliassime. Vince il Canada, che poi sconfiggerà nettamente l’Australia nella finalissima: prima Coppa Davis per i nordamericani, che riscattano la sconfitta del 2019 (vs Spagna) e sublimano un ciclo iniziato con la Coppa Davis jr vinta proprio da Auger e Shapo. Mentre l’Italia prosegue la sua astinenza: la vittoria manca da 46 anni, la finalissima da 24 stagioni. Riusciranno Sinner, Berrettini e compagni a spezzare la maledizione?