SOCHI 2014. Kjetil Jansrud si impone nel Supergigante maschile di Sochi e quattro anni dopo la medaglia d’Argento ottenuta nel Gigante di Whistler, sale addirittura sul gradino più alto del podio in una gara che ha riservato mille sorprese. Il ventinovenne di Vinstra ha disegnato linee perfette sul tracciato disegnato dall’allenatore dei francesi Patrice Morisod, confermando i grandi miglioramenti che aveva fatto intravedere nella velocità nel primo scorcio di stagione, come testimonia il secondo posto nella Discesa della Val Gardena e il primo posto nella Discesa di due giorni fa valida per la Supercombinata.
Al secondo posto si piazza il sorprendente americano Andrew Weibrecht, il quale si è calato nuovamente nel ruolo di sorpresa e quattro anni dopo il Supergigante di Whistler (in cui si aggiudicò il Bronzo contro il pronostico) si è issato addirittura all’Argento con il pettorale numero 29 con un ritardo di 30 centesimi. Terzi a pari merito un immortale Bode Miller (alla sesta medaglia olimpica in cinque differenti Olimpiadi) e il canadese Jan Hudec, staccati di 53 centesimi, mentre l’Austria rimane a bocca asciutta col quinto posto di Otmar Strideinger e il sesto di Max Franz.
Giornata senza soddisfazioni per il quartetto azzurro. Una innocua scivolata dopo due porte ha tolto Christof Innerhofer dai protagonisti. Il campione di Gais, alla ricerca della terza medaglia nella rassegna russa dopo l’argento in discesa e il bronzo in supercombinata, si è inclinato nella prima curva a destra e lo sci gli è partito verso l’esterno facendolo uscire dal tracciato. Un peccato perchè Inner era ben motivato a compiere un’altra impresa che lo avrebbe fatto diventare il primo sciatore italiano nella storia a salire sul podio in tre gare nella stessa Olimpiade. Il migliore è stato così Peter Fill, ottavo con un ritardo di 71 centesimi dal vincitore, mentre Dominik Paris è finito sedicesimo e Werner Heel diciottesimo.
Risultati completi – Sci Alpino – SuperG maschile