NUOTO (Colorado Springs). Un principio abbiamo a cuore nella redazione di Olympialab al punto che è diventato uno degli elementi portanti del piano editoriale. Non troverete una sezione dedicata allo sport paralimpico, non perchè non voglia essere al centro della nostra attenzione ma perchè la distinzione tra sport “abile” e sport “disabile” rappresenta una separazione artificiale: lo sport è sport. Chiunque, ovunque e in qualsiasi modo lo si pratichi. Nel supportare questa nostra scelta arriva dal sito dell’IPC, il Comitato Paralimpico Internazionale, un bellissimo articolo che vuole mettere in luce quante siano le similitudini tra la vita di Jessica Long, che alle Paralimpiadi di Londra ha conquistato otto medaglie – cinque d’Oro, e Missy Franklin, quattro Ori qualche settimana prima sempre a Londra.
Jessica e Missy sono diventate amiche, le unisce non solo l’amore per il nuoto ma anche quello per la musica e la Long è felice quando ricorda che l’amica, prima dell’appuntamento di Londra, le ha donato la sua playlist da ascoltare nei lunghi momenti tra le gare. Entrambe dopo aver compiuto la loro missione a cinque cerchi si sono prese qualche mese sabbatico e stanno ora rientrando in piscina per ripartire alla volta di Rio 2016. Jessica Long ci aiuta a capire come a questi livelli l’impegno sia uguale per tutti: “sono una atleta di vertice, e non fa alcuna differenza che non abbia le gambe. Sono con la testa in quella piscina ogni giorno e le sessioni di allenamento sono massacranti” come quelle prima delle Olimpiadi nelle quali nuotò con pesi e con paracaduti a rallentarne la nuotata. “Non so come abbia fatto ad arrivare ‘viva’ a Londra. Penso che quando tu hai un obiettivo da inseguire, tutto diventi più facile”.
Purtroppo le due nuotatrici non hanno occasione di allenarsi insieme ma il loro stile di vita quotidiano fatto di pane, cloro e libri (nel passato per la ventunenne Long che partecipò alla sia prima Paralimpiade a 12 anni, attualissimi per la diciassettenne Missy Franklin): “Mi sento molto vicina agli atleti che hanno ottenuto dei successi prima dei venti anni”, dice Missy Franklin, “vi sono così tante scelte da fare per gli studi, il luogo di allenamento, i tecnici e lo stile di vita che ci rendono simili”.
Dal 2002, Jessica Long ha avuto molteplici occasioni di allenarsi con atleti normodotati, triathleti e pentathleti, che l’hanno spinta ad andare più forte, “Mi piace gareggiare con persone che hanno ancora le gambe, mi piace sapere che sono lì e possono vedere che cosa sono in grado di fare in una piscina”.
Fonte: IPC.org