Dieci punti di penalizzazione in classifica alla Juventus, da scontare nella corrente stagione sportiva. Questo è quello che si evince dalla sentenza emessa dalla Corte federale d’appello della FIGC, dopo la nuova udienza del processo per il caso plusvalenze.
Tutto ciò rende complicato l’accesso alla Champions League per i bianconeri che, dopo la sconfitta per 4-1 in casa dell’Empoli, dovranno battere a ogni costo il Milan domenica 28 maggio per continuare a sperare.
Il procuratore federale aveva chiesto stamani, 23 maggio, di sanzionare il club bianconero con una penalizzazione di 11 punti. È stata fissata al 15 giugno davanti al tribunale federale della FIGC l’udienza del processo relativo al secondo filone di inchiesta che vede la Juventus deferita per la questione stipendi.
La Corte Federale d’Appello ha poi prosciolto dalle incolpazioni ascritte sette ex dirigenti: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano.
La Juventus non è comunque soddisfatta e ha così commentato la sentenza attraverso i suoi profili social: “Juventus Football Club prende atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI”
Continua: “Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità. Pur non ignorando le esigenze di celerità, alle quali la Juventus non si è mai sottratta nel corso del procedimento, si sottolinea che si tratta di fatti che debbono ancora essere giudicati dal giudice naturale”.